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19 marzo 2024
di Silvia Inghirami

La nuova alleanza per incantare i turisti Usa

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Sulle note di “Mille bolle blu” l’Arlecchino si muove dal binario 1 della stazione Termini. L’ETR 252, nato negli anni ’60 e ristrutturato nel 2015, accoglie un folto gruppo di tour operator e giornalisti statunitensi. Il treno del ‘miracolo economico’ con le eleganti poltrone in panno-lana, li porterà fino a Perugia. Da qui il viaggio proseguirà fino a Solomeo.

Brunello Cucinelli aspetta gli ospiti, nel suo completo chiaro, seduto su una panchina del grande giardino della fabbrica del cachemire. Un caloroso abbraccio con Bernabò Bocca, il presidente di Sina Hotels, e con il direttore generale della Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa. Insieme, vogliono stupire gli americani con il meglio del Made in Italy: tradizione e genuinità abbinate al lusso.

Dalle finestre dell’immenso salone della mensa tirata al lucido, si vedono le campagne e il paesino arroccato sulla collina: tanta luce e tanto cielo, come predica Cucinelli con le sue idee sul capitalismo umanistico e l’umana sostenibilità. L’industriale passa di tavolo in tavolo a illustrare i piatti semplici, caratteristici e incredibilmente saporiti agli americani che non hanno mai mangiato la torta al testo umbra e gli strangozzi al pomodoro e basilico (“un sugo ignorante” spiega il padrone di casa, elogiando la cucina antica) né assaggiato un olio extravergine così buono. “Io sono innamorato dell’Italia e dell’Umbria che nei prossimi 50 anni sarà qualcosa di molto speciale”, ha esordito.

 

 

“Venite in una terra di persone perbene. Duemila anni fa l’imperatore Augusto ha messo le basi del nostro diritto con tre semplici espressioni: vivi onestamente, non creare danni ad alcuno, a ognuno il suo. In questa regione abbiamo avuto San Benedetto, patrono dell’Europa, che ha illuminato l’umanità: lui diceva all’abate responsabile del monastero di essere rigoroso, dolce, esigente, maestro e amabile padre; di curare ogni giorno la mente con lo studio, l’anima con la preghiera e il corpo. Poi 800 anni fa è arrivato San Francesco, l’uomo che per primo ha capito il grande valore del Contratto sociale con il creato, invitando a rispettare l’uomo, gli animali, la terra, l’acqua”.

“Credo – ha proseguito il ‘Re del cachemire’ - che l’essere umano abbia un mal dell’anima molto forte, che forse nell’ultimo ventennio è aumentato. Dovete venire in Umbria per provare a curare il mal dell’anima, per il quale non c’è alcuna medicina ma solo il creato, le stelle, la luna, il sole. Dovreste venire per ingentilire l’anima, in una regione dove regna il silenzio e si avverte una forte spiritualità, dove trovare la serenità. La nostra è una cultura molto riservata, leggermente gioiosa che viene da Lorenzo il Magnifico, che diceva: ‘chi vuol essere lieto sia, del doman non c’è certezza’. Quindi venite per rilassare l’anima, farvi ubriacare dal cielo e dalle stelle”. “Siamo solo 800 mila persone in Umbria – ha sottolineato - gli spazi non sono compressi, puoi vivere serenamente e avere una qualità della vita originale, propria del luogo. Venite in Umbria con l’idea di rinfrancare l’anima e vivere secondo natura e secondo misura, come dicevano i greci. Questa è la nostra cultura”.

 


Gli americani, rinfrancati nel corpo e nello spirito, visitano Solomeo per poi dirigersi a Perugia, ospiti del Brufani, l’unico hotel a 5 stelle di Perugia. Qui Bernabò Bocca racconta la storia della struttura, dove hanno soggiornato Charlie Chaplin, la regina madre Elisabetta d’Inghilterra e più recentemente le grandi stelle della musica internazionali, da Bruce Springsteen a Madonna, che si sono esibite all’Umbria jazz. Ambienti raffinati e caldi, con saloni sontuosi e imponenti camini in pietra, e le antiche volte medioevali della Rocca Paolina, sotto le quali è stata ricavata una piscina con fondale trasparente da cui si possono ammirare le rovine di un insediamento etrusco risalente a 3.000 anni fa.

 

Il presidente del gruppo Sina, con la vicepresidente, la sorella Matilde Bocca, puntano al turismo alto-spendente americano, che vogliono attrarre con il lusso ma anche con il fascino della storia. Il Brufani compie 140 anni ed è gestito, come gli altri 10 alberghi del gruppo, da una famiglia che vuole far sentire a casa il turista, in un ambiente autentico e accogliente, mai impersonale. Ed è proprio all’autenticità che si richiama anche il direttore generale della Fondazione Fs Italiane e amministratore delegato di Treni Turistici italiani, Luigi Cantamessa. 
“Il gruppo ferrovie ha capito che il mercato del turismo avrà un exploit nei prossimi anni che si somma alla voglia che c’è di Italia, alla voglia di quiete e di paesaggi. Queste aree interne sono solcate da una rete ferroviaria che la Fondazione Fs sta ripristinando: dei veri e propri balconi sul Paese. Il turista americano oggi può toccare delle eccellenze italiane partendo con l’Arlecchino di Gio Ponti e Giulio Minoletti, con i velluti col filo di seta, le tazze per il caffè in porcellana, il monogramma FS inciso sul portasigarette, e raggiungere questi luoghi con il treno.

Il treno è partito da Roma Termini e poteva fermare a Assisi, Spello, Sansepolcro. Questo è il futuro del turismo: fare iniziare l’esperienza italiana quando sali a bordo”. “Si tratta – prosegue -  di un turismo colto: chi sale su questi treni apprezza la somma di elementi originali del design e dello stile italiano ripristinati. La somma di questi dettagli dà l’eccellenza. E’ un turismo che ha voglia di uscire dalla monotonia del viaggiare e cerca la qualità”. Per rispondere a questa domanda, Fondazione Fs offrirà questa estate il collegamento Roma-Cortina, il Milano-Marsiglia lungo la Liguria e poi  la Versilia fino a Lucca. “Viaggiare godendo del viaggio: sarà un successo – assicura - perché la qualità del tempo ha lo stesso valore del tempo”. 

 

 

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