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26 gennaio 2023
di Laura Antonini

Gianni Agnelli, il grande influencer

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Un'eleganza fatta di personalità, riconoscibile e sempre all’avanguardia. Emulata e ammirata. E’ quella che ha saputo vestire Gianni Agnelli l’Avvocato come veniva chiamato, ma anche l’imprenditore e politico italiano, vertice della FIAT e senatore a vita, il cui stile a 20 anni (il 24 gennaio) dalla scomparsa è sempre attuale. 

“Indossava la cravatta, tipicamente annodata all’italiana (cioè due volte e non una), lasciata un po’ lasca e fuori centro, come farebbe uno studente distratto, magari anche con l’estremità stretta portata più lunga della pala, un faux pas secondo l’etichetta dello stile – racconta Josh Sims nelle pagine di “Uomini di stile”, edito da Luxury Books che ricorda anche “Era poi un fan del doppiopetto, che indossava sbottonato, secondo un look che andava contro il presunto decoro, e portava sbottonati i colletti delle camicie Brooks Brothers button-down, con o senza cravatta”.

Nel codice non scritto del suo guardaroba ci sono completi classici sartoriali in flanella solitamente grigi, delle cui giacche con ampi revers amava tenere i bottoni aperti a sottolinearne la qualità del tessuto. No alle fantasie né ai colori sgargianti. Sì alla contaminazione oggi tanto in voga tra formale e informale, e una vera e propria passione per capi e materiali casual come i maglioni sportivi con collo a scialle e tanto denim che amava vestire con pantaloni e camicie di jeans nelle diverse occasioni. Quanto a scarpe e calzini, mai a punta le prime e mai corti i secondi. E se gli occhiali da vista erano banditi quelli da sole sicuramente immancabili in tutte le stagioni.

Vezzi e stranezze di stile, ancora oggi ricordate come quella dell’orologio indossato sopra il polsino della camicia, dettati non solo dalla consapevolezza e dalla sicurezza di poter dar voce con l'abito ad una forte personalità quanto da una precisa necessità. Così indossare l'orologio sopra il polsino avrebbe impedito alla la ghiera del segnatempo di logorare il cotone della camicia, anche se come ricorda Sims nel libro l'Avvocato “affermava di aver iniziato a portarlo in quel modo dopo che una camicia su misura di Battistoni, a differenza delle Brooks Brothers, non gli aveva lasciato spazio a sufficienza per l’orologio”. Ancora si ricorderà il piumino sopra il blazer o gli scarponcini sportivi abbinati ad un abito formale che Agnelli calzava in seguito ad un incidente avuto negli anni Cinquanta per essere più stabile. Stravaganze divenute tendenza, oggi perfettamente assimilate da un certo tipo di vestire.

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