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25 ottobre 2022
di Maria Rita Nocchi

Il re del cachemire vede rosa

Brunello Cucinelli - Dottorato honoris causa 
Brunello Cucinelli - Dottorato honoris causa 
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Bando al pessimismo. L’Italia si accinge a vivere un biennio d’oro. Parola di Brunello Cucinelli. Facile dirlo per il ‘re del cachemire’: il suo brand marcia spedito verso il miliardo di euro di fatturato nel 2024. E si rafforza sul mercato cinese con la recente apertura di uno store sulla piattaforma TMall Luxury Pavillon. Lui, però, è convinto che tutto il paese abbia le carte in mano per farcela. Lo abbiamo incontrato a Roma, dove il 13 ottobre ha ricevuto all’Università La Sapienza il dottorato di ricerca Honoris causa in Management, Banking e Commodity Sciences. Parlare con Cucinelli  significa inforcare le lenti rosa per vedere il mondo. “Il tasso di disoccupazione è il più basso della nostra storia - esordisce – abbiamo gestito la pandemia nel miglior modo possibile: il nostro stato sociale ci ha consentito di non licenziare e oggi abbiamo le strutture produttive e commerciali in piedi. Il mondo ha bisogno di manufatti e il manufatto italiano sta molto bene. L’euro è debole, siamo grandi esportatori, quindi la nostra Italia vivrà due anni molto interessanti”.

Il suo brand marcia spedito verso il miliardo di euro di fatturato nel 2024 

Nemmeno la sanguinosa guerra tra la Russia e l’Ucraina, il rischio nucleare e l’inflazione galoppante in Europa e negli Usa riescono a preoccuparlo. “Non sono mai preoccupato di niente – sorride - come Tommaso Moro chiedo al Signore la serenità per accettare le cose che non posso cambiare, e il coraggio di cambiare quello che posso cambiare. Vorrei essere un piccolo custode del Creato, questo mi basta”.  Un desiderio che ha realizzato pienamente. Grazie al suo impegno il borgo umbro di Solomeo, dove ha sede l’azienda che produce la pregiata maglieria, si è trasformato in un’oasi di bellezza. 

Per i 2100 dipendenti -  “sono anime pensanti” -  nessun obbligo di timbrare il cartellino. Né tantomeno di lavorare il sabato e la domenica. “Vorrei che si lavorasse non più di sette ore al giorno, ma in modo molto concentrato”,  spiega. “Oggi si lavora undici o dodici ore al giorno, considerando i tempi di spostamento e i tempi per connettersi, ma il 30% di questo tempo è dedicato al niente. Togliamo questo 30%  e cerchiamo di tornare  a vivere di più con noi stessi”.

Cucinelli ha fondato il suo impero sull’alto artigianato, e si è profuso per valorizzare il lavoro manuale: “Non dobbiamo più pensare che certe attività le devono fare i figli degli altri”. Dal 2013 è operativa a Solomeo la Scuola di Artigianato Contemporaneo per le Arti e i Mestieri, con corsi di Modelleria, Sartoria femminile, Taglio, sartoria maschile, Rammendo e Rimaglio, riservati ai giovani che entreranno in azienda (molti), oppure cercheranno una collocazione all’esterno. A questi corsi se ne affiancherà presto uno nuovo, per insegnare le lavorazioni a uncinetto e a maglia. “Ci stiamo lavorando – conferma Camilla Cucinelli, 40 anni, figlia di Brunello – la nostra produzione richiede fortemente questa specializzazione”.

 Il futuro dell’azienda è in mani sicure. Oltre a Camilla, che è a capo dell’Ufficio stile donna, sono dentro anche l’altra figlia, Carolina, con l’incarico di co-direttore creativo e co-presidente, e i rispettivi mariti. Poche settimane fa circolavano sui social le foto della famiglia al completo, insieme a due star di Hollywood, Gwyneth Paltrow e Cameron Diaz, che si sono recate in visita a Solomeo. 

Le due attrici hanno ammirato il “Progetto per la Bellezza”, da poco terminato: è stato recuperato un terreno già occupato da vecchi opifici in disuso, a favore di alberi, frutteti, prati e spazi vitali. E’ stato inoltre realizzato un campo di calcio da mettere a disposizione delle famiglie che abitano nei paraggi e dei loro figli. Ancora in cantiere, invece, il progetto per la 'Biblioteca universale di Solomeo' che sarà pronto tra il 2024 e il 2025: la settecentesca villa Guidarello si prepara ad accogliere, nei suoi ampi spazi, decine di migliaia di volumi - di filosofia, letteratura, poesia, architettura e artigianato - acquisiti dalla Fondazione e provenienti da tutto il mondo. 

Il modello “visionario”, vincente per l’azienda Cucinelli, si può esportare in altre imprese? “Ci sono mille  modi per avere successo. Credo che dobbiamo ritrovare un equilibrio. Dobbiamo miscelare la mente e l’anima,  solo così potremo avere un grande risultato”.

 Nato da una famiglia di contadini, appassionato di filosofia e gran conoscitore della cultura umanistica Cucinelli conferma di aver preso provvedimenti per andare incontro ai dipendenti in questa fase di caro energia e di bollette record. “Abbiamo cercato di intervenire su coloro che guadagnano meno di 2.000 euro al mese. Abbiamo bisogno che i nostri luoghi di lavoro e i salari tornino ad essere leggermente migliori per convincere i nostri giovani a fare scelte di dignità”.

Ci sono molti imprenditori senza etica? “C’è bisogno che le persone, non solo gli imprenditori, tornino a vivere nel rispetto della dignità dell’essere umano. Non è difficile. Basta tornare a casa e non accendere la televisione ma discutere con i nostri partner, con i nostri figli, dei problemi quotidiani, della nostra vita”.

 I giovani sono il suo pallino. A loro bisogna trasmettere la speranza nel futuro, non la paura. “La scuola italiana sa educare i nostri ragazzi ma troppo spesso noi adulti gli diciamo che devono avere paura, che devono fare attenzione. Invece dovremmo parlare di umiltà, di coraggio, di creatività. Se riesco a convincere anche un solo giovane avrò cambiato il mondo, come diceva Socrate”.

Inutile sollecitarlo sul piano della politica. Se lei fosse il presidente del Consiglio che priorità avrebbe? “Ma io non lo sono – scherza – Sono solo un imprenditore innamorato della mia Italia. Non potrei vivere altrove. Oggi sono a Roma, una città meravigliosa che morirà con l’ultimo uomo sulla Terra, diceva l’imperatore Adriano. Ma abbiamo bisogno che i romani si prendano cura della loro città. Gli ateniesi ci insegnavano: se il portone di casa tua è pulito, la tua città sarà pulita. Insieme possiamo cambiare la cultura del nostro tempo”. 

 

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