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8 settembre 2023
di Edoardo Izzo

Alt, fermarsi è d'obbligo

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Quando al rifornimento in una stazione di servizio si aggiunge il gusto. Un’esperienza gourmet da godere, condividere e raccontare. Alta cucina italiana, su strada, a prezzi accessibili, per tutti. È con questa filosofia che è stato inaugurato a Roma - negli spazi occupati per oltre un ventennio da Mc Donald's in viale America, all’Eur - “Alt-Stazione del Gusto”, frutto di un nuovo progetto di ristorazione di Enilive in collaborazione con Niko Romito, il cuoco (ci tiene a essere chiamato così) a tre stelle Michelin che ha trasformato Castel di Sangro, comune di 6 mila e 564 anime della provincia dell’Aquila, in una destinazione gastronomica di livello mondiale.

Ho immaginato un modello di ristorazione su strada perché le strade sono di tutti. Volevo lavorare ad un’offerta di cucina popolare, con piatti facilmente comprensibili, che avessero un’accezione quasi domestica e un approccio creativo, di qualità

L’apertura al pubblico romano, nello storico distributore Eni (il 20 settembre), non è che la prima tappa di un percorso che punta a raggiungere quota 100  “Alt-Stazione del Gusto” nel quadriennio, a cominciare dalle principali città italiane. Ma è solo l’inizio. “Stiamo valutando con Niko Romito anche l'entrata di Alt in aeroporti e stazioni ferroviarie. Ci vorrà tempo, ma siamo fiduciosi”, ha spiegato Giovanni Maffei, direttore commerciale di Eni Sustainable Mobility.

Alt, fermarsi è d'obbligo

A raccontare come nasce questo “matrimonio” è stato lo stesso Romito, chef “per caso” (“Per Alt ho immaginato un modello di ristorazione su strada perché le strade sono di tutti. Volevo lavorare ad un’offerta di cucina popolare, con piatti facilmente comprensibili, che avessero un’accezione quasi domestica e un approccio creativo, di qualità”).

Con la semplicità che lo contraddistingue segnala di aver realizzato quello che lui stesso vorrebbe trovare quando è in movimento: “Un menù che, dalla colazione alla cena, possa soddisfare il viaggiatore, il motociclista, la famiglia che transita, chi si ferma per un pranzo di lavoro in un’atmosfera informale o chi vuole portare via una merenda, del buon pane o un pollo fritto”.

Alt, fermarsi è d'obbligo

Romito la genuinità ce l’ha stampata dentro. Alla ristorazione d’alta classe il 49enne cuoco abruzzese è arrivato da autodidatta, ereditando il locale aperto da suo padre poi ammalatosi. Così ha abbandonato i progetti in campo finanziario, dove lo avevano indirizzato gli studi di Economia, e in pochi anni ha inanellato un successo dietro l’altro (Un ristorante tristellato, un boutique hotel, una scuola di alta formazione e specializzazione professionale dedicata al mondo della ristorazione e della cucina, una rete di ristoranti-laboratorio gestiti dai diplomati della scuola). Sempre con l’Abruzzo nel cuore, l’attenzione alle persone e l’amore per l'italianità.

Alt, fermarsi è d'obbligo

Tutti valori condivisi con Eni: “Crediamo che le stazioni di servizio possano evolvere in luoghi di incontro in cui si va oltre il tema di rifornimento - ha affermato Ballista, ad di Eni Sustainable Mobility - Alt coniuga tre dimensioni fondamentali: qualità, accessibilità e sostenibilità. Gli stessi valori che caratterizzano Enilive".

“ll food è il carburante dell’uomo –  osserva Maffei – abbiamo gli Eni caffè in 1.200 stazioni di servizio, ma non abbiamo mai sfondato nella ristorazione: contiamo di farlo ora”. E chissà che a portare fortuna al nuovo progetto non sia proprio quell’insegna Alt che il cuoco Niko ha ereditato da papà Antonio (Mio papà aveva un ristorante sulla strada e quando volle comunicare di aver inserito nel menù anche le prime colazioni, mise fuori un cartello con scritto 'Alt: prime colazioni”).

Alt, fermarsi è d’obbligo.

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