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7 giugno 2024
di Lidia Lombardi

Ventiquattro volte Euromediterraneo

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Il rosso fuoco del tramonto colora le rovine bimillenarie, sullo sfondo della campagna romana percorsa a piedi e a cavallo dai viaggiatori del Grand Tour.  E, insieme, la musica sentimentalissima di Giacomo Puccini, però percorsa dai fremiti dubbiosi, dalle angosce, dalle dissonanze novecentesche. Tutto questo accadrà per quindici giorni a ridosso della Regina Viarum, la via Appia. Le quinte saranno la Villa dei Quintili, all’interno del Parco Archeologico, che si spande su alture e vallette, che squaderna pavimenti mosaicati, i locali termali con tepidarium, calidarium e frigidarium, un teatro, in quella mollezza imperiale che fu costume subito dopo il regno di Ottaviano Augusto.
Notti magiche al calar del sole sotto la sigla del Festival Euromediterraneo, la rassegna di concerti che si replica da ventitré anni, inventata da quel visionario appassionato di musica che si chiama Enrico Castiglione, patron e regista che ha nel suo carnet anche il Festival di Pasqua nelle chiese romane e, a Taormina, un’altra kermesse estiva ospitata nel Teatro Greco.

 


Vestigia del secondo secolo dopo Cristo, dunque. Archi imponenti, strutture maestose, quel che resta, ed è molto, della residenza dei fratelli Sesto Quintilio Condiano e Sesto Quintilio Valerio Massimo, entrambi consoli nel 151, l’epoca di Adriano. “Roma Vecchia”, così chiamata per imponenza ed estensione, al quinto miglio della via Appia Antica, a ridosso del torrente dello Statuario, delle tombe a tumulo degli Orazi e Curiazi e in vista dei Castelli Romani. Un appeal che si raccorda con i secoli successivi, quel Medioevo che si appropriò ovunque dei monumenti romani. Ecco allora la tenuta di Santa Maria Nova e le memorie di un casale dei monaci Olivetani. Ed ecco l’antiquarium, con il grande Zeus al centro dell’esposizione di reperti trovati in loco e un vibrante gruppo scultoreo intitolato a Niobe. Ce n’è per emulsionare suggestioni e vedute privilegiate. E non stupisce che in questo luogo – appartato e meno frequentato perché più lontano dallo start della Regina Viarum coincidente perlopiù con la Tomba di Cecilia Metella – sia stato scelto per innumerevoli set cinematografici,  tra i più recenti “To Rome with Love” di Woody Allen.
Le riprese che Enrico Castiglione effettuerà per le regie televisive includeranno anche questi scorci. A partire dalla serata inaugurale, il 7 giugno alle ore 21, intitolata “Puccini Opera Gala”, omaggio al compositore toscano del quale si celebra quest’anno il centesimo anniversario della morte. Riflettori puntati sul soprano Amarilli Nizza impegnata insieme a Leonardo Angelini in un programma declinato sulle più celebri arie tratte dai melodrammi pucciniani, seguendo passo passo il suo percorso artistico, da “Se come voi piccina” da Le Villi e proseguendo con “Addio mio dolce amor” dall’Edgar, “Sola, perduta abbandonata” (Manon Lescaut), “Donde lieta uscì” (Boheme), “Un bel dì vedremo” (Madama Butterfly) , “Tu che di gel sei cinta” (Turandot). 
Il commiato dal Festival Euromediterraneo 2024 è fissato, significativamente, per la serata del Solstizio d’Estate, il 21 giugno, allorché il sole tarderà al massimo a tramontare. Si ascolteranno, nella cornice del Ninfeo, i travolgenti "Carmina Burana” di Carl Orff, davvero un anticipo del turgore estivo. Claudio Maria Micheli, alla guida dell’Ensemble del Festival Euro Mediterraneo, dirigerà la versione originale della composizione per due pianoforti e percussioni, coadiuvato dai cori Ruggero Giovannelli ed Harmonia Vocalis, con la partecipazione del baritono Massimo Di Stefano, del soprano Emanuela Di Gregorio e del controtenore Antonello Dorigo.
Tra queste due date, omaggi ad altri compositori e partiture che nel 2024 toccano anniversari. Come il George Gershwin di “Rhapsody in blue” il 16 giugno, la versione de La fanciulla del West della serata antecedente, 15 Giugno, il Concerto “Ombra mai fu” con le musiche di Haendel, Pachelbel, Lully, Corelli e Viotti.
Tra gli esecutori, il debutto al Festival Euromediterraneo del Gaulitanus Choir, rinomato coro dell’isola di Gozo, a Malta. Anche in questo appuntamento (8 giugno) il “divo” è Puccini, anticipato da brani di autori maltesi: pagine operistiche da La Boheme e Madama Butterfly ma anche rare arie e romanze da camera come “Sole e Amore (Mattinata)”, da cui prende il titolo il Concerto, “Morire?”, la ninna nanna “E l’uccellino”, l’arietta “Casa mia, casa mia”, l’aria “Terra e mare”, oltre a brani maltesi di Giuseppe Caruana per poi concludere con una selezione delle più celebri canzoni della tradizione napoletana.
Il calendario in dettaglio è consultabile sul sito ufficiale del Festival, www.festivaleuromediterraneo.eu. I ticket d’ingresso si possono acquistare anche nella postazione alla Villa dei Quintili.

 


    
 

 

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