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28 maggio 2025
di Giancarlo Strocchia

Todi Festival 2025, al cuore dello spettacolo italiano

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“Non è un ritorno, ma un nuovo inizio perché, dall’ideazione del Todi Festival nell’ormai lontano 1987, il mondo intorno a noi è totalmente cambiato, tutti siamo cambiati e anche io sono cambiato e, pur con il rispetto del passato, a me piace vivere nell'oggi, in mezzo a ciò che ci circonda e con lo sguardo curioso e affascinato verso un futuro tutto da scoprire”. Risuonano entusiaste e appassionate le parole con cui Silvano Spada sancisce il suo ritorno alla guida artistica del Todi Festival, tra le più blasonate manifestazioni artistiche del nostro Paese che animerà piazze e luoghi simbolo della suggestiva località umbra da sabato 30 agosto a domenica 7 settembre 2025.

Fin dalla sua ideazione, il Todi Festival ha vissuto anni esaltanti, divenendo il riferimento della prosa italiana con la partecipazione dei maggiori protagonisti dello spettacolo, da Carla Fracci a Giorgio Albertazzi, e poi Anna Proclemer, Pupella Maggio e, per la prima volta in teatro in Italia, la grande Vanessa Redgrave. Negli anni scorsi a Todi hanno debuttato attori del calibro di Vincenzo Salemme a Claudio Santamaria e moltissime “prime donne” del nostro Teatro, oltre al rilancio nel nostro Paese del genere “musical” con la memorabile prima edizione di A Chorus Line della Compagnia della Rancia.

“Ma siamo nel 2025, oltre 50 eventi con più di 70 artisti in scena, debutti nazionali con protagonista il teatro di prosa ma anche musica, danza, incontri, mostre e presentazioni di libri, perché il Todi Festival vuole essere un evento di libertà, creatività e fantasia, intergenerazionale e interculturale – sottolinea Spada - sofisticato e popolare allo stesso tempo e che mette in moto energie diverse in un rapporto diretto e ravvicinato tra artisti e pubblico per il piacere di incontrarsi, condividere le emozioni, riflettere e divertirsi insieme”.

E allora, via al programma. Il 30 agosto, al Teatro Comunale, inaugurazione con debutto nazionale di The Festival Show, uno spettacolo di varietà con musica, canzoni, modern dance, comicità e satira, con protagonisti Pino Strabioli, la diva del burlesque Giulia Di Quilio, Pierfrancesco Poggi, Santino Fiorillo, il corpo di ballo con le coreografie di Francesco Spizzirri, creazioni video di Fabio Massimo Iaquone con collaborazioni con Bob Wilson e le Cirque du Soleil e spazio scenico e luci di Umberto Fiore.

Con il patrocinio della Fondazione Alda Merini, e dopo il suo debutto al Piccolo Teatro di Milano, il 31 agosto al Chiostro di San Fortunato va in scena Alda, parole al vento con Donatella Massimilla, Gilberta Crispino, Yousi Fortun y Perez e l’ex detenuta Mariangela Ginetti; sempre il 31 agosto, Elena Croce porta in scena Maria José, L’ultima regina d’Italia spettacolo che sarà a Parigi il prossimo 18 settembre.

Il 1° settembre, reduce dal grande successo di Parigi, torna in Italia Milena Vukotic in Milena ovvero Émilie du Châtelet, sorprendente matematica, meravigliosa libertina e amante di Voltaire; il 4 settembre Isabel Russinova è Francesca Cabrini, la santa dei migranti in un’epoca nella quale anche gli italiani erano costretti a emigrare; il 5 settembre protagonista sarà Jackie, ovvero la complessa personalità di Jacqueline Kennedy, proposta dall’attrice Patrizia Bellucci con la regia di Luca Gaeta. Emanuela Orlandi è, suo malgrado, “interprete” dello spettacolo Pietro Orlandi, Fratello con Valerio di Benedetto, regia di Giovanni Franci; sabato 6 settembre un’altra figura femminile per eccellenza, Antigone, rivive nell’interpretazione di Clara Galante nello spettacolo Antigone non muore.

Il Festival pone attenzione anche al mondo giovanile, attraverso la leggerezza e la complessità dei temi contemporanei. In questo solco martedì 2 settembre al Nido dell’Aquila, si potrà assistere allo spettacolo Hikikomori di Antonio Mocciola, con Bruno Petrosino interprete di un testo sul tema del diffusissimo fenomeno di autoisolamento nel mondo giovanile.

 

 

Mercoledì 3 settembre, al Teatro Comunale, spazio all’ironia con la giovane Compagnia teatrale Generazione Disagio, in Dopodiché stasera mi butto.

La danza è ancora al centro dello spettacolo Off Stage con le coreografie di Giulia Avino, domenica 7 settembre, al Nido dell’Aquila. Martedì 2 settembre, sullo stesso palcoscenico, Max Paiella è protagonista di A ruota libera con musica e canzoni del Ruggito del coniglio, fortunatissima trasmissione di Rai Radio Due. Inoltre, tutte le sere, dal 1° al 6 settembre, al Ridotto del Teatro, musica e comicità con Pierfrancesco Poggi, nello spettacolo di mezzanotte Cabaret story. Un invito all’Opera e alla Danza è quello proposto dagli appuntamenti musicali, dalla classica al jazz, al pop, fino a notte inoltrata e nel Concerto per il Tempio della Consolazione, domenica 7 settembre al Chiostro San Fortunato.

Molteplici anche gli incontri. Il 31 agosto sarà il turno de Il cacciatore di mafiosi con il magistrato Alfonso Sabella e Alessandro Bardani e, sempre il 31 agosto, saranno protagonisti i documentari della regista Francesca Molteni in Su il sipario, dal Teatro alla Scala a Maria Callas e Franco Zeffirelli, al Teatro di Gio Ponti. Il 1° settembre, Fausto Bertinotti presenta il suo ultimo libro La sinistra che non c’è, introdotto da Antonino Ruggiano, sindaco di di Todi per un approccio alla politica in modo più moderno e aderente ai tempi.

E ancora, il 1° settembre Fulvio Abbate si racconta con Riflessioni sull’oggi, il 31 agosto Francesca Pascale, il 6 settembre Fiamma Satta, il 2 settembre Camilla Costanzo per l’Associazione Maurizio Costanzo, mentre il 4 settembre sarà la volta di Giuseppe Cerasa con Sipario Italiano. Di seguito, James Dean… 70 anni dopo con l’introduzione di Silvano Spada (4 settembre), Calamus di Walt Whitman con Carmine Amoroso, Luca Lionello e Joel Martelli (7 settembre) e Chi è di scena di Rai Tre con i fondatori della trasmissione televisiva, Donatella Cataldi e Moreno Cerquetelli (6 settembre). Inoltre, looping video da Todi Festival History a I miti dello spettacolo, Dance Evolution, I più grandi musical, I più celebri soundtrack e Riti e mode dagli anni ’50 a oggi.

Il Festival si concluderà domenica 7 settembre con un inedito, eccezionale evento che vede protagonista il grande Lino Banfi, uno degli attori italiani più amati, che dopo decenni di assenza torna in palcoscenico con Passaggi a livello, una conversazione/spettacolo in cui Banfi si racconta a Pino Strabioli.

"Con l'edizione in programma dal 30 agosto al 7 settembre – ha rimarcato il sindaco di Todi, Antonino Ruggiano - inizia il percorso celebrativo verso il 2026, quando cadrà il quarantennale dell'ormai storica manifestazione culturale. Il primo regalo che ci siamo fatti è quello che vede alla Direzione Artistica il suo ideatore, Silvano Spada, garanzia assoluta nel mondo del teatro di prosa italiano. Il suo speciale rapporto con la città darà vita ad una vera e propria festa, dentro e fuori gli spazi individuati per le rappresentazioni, gli spettacoli e gli incontri. Todi si prepara a vivere in modo intenso un clima caratterizzato da un'alta qualità della vita, fatta di sostenibilità ambientale e anche di un'offerta culturale ricca e vivace durante tutto l'anno. La città, al centro di importanti investimenti volti alla riqualificazione e valorizzazione urbana, è pronta a vestire il suo abito migliore per il Todi Festival, quando teatri, chiostri, antichi palazzi, chiese e piazze faranno tutti insieme da scenografia naturale alla grande kermesse ".

 

 

 

 

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