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9 marzo 2023
di Laura Antonini

Una guida intergalattica

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Da qualche giorno nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze è atterrato su una struttura blu fluorescente che imita una rampa di lancio, un avveniristico razzo alto 15 metri che punta verso il cielo ed evoca per chi osserva una speranza di salvezza verso nuovi mondi e invita allo stesso tempo ad ampliare la propria visione. E’ Gonogo opera dell’artista polacca Goshka Macuga a dare il benvenuto fino al prossimo 18 giugno a Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, mostra che propone una celebrazione delle stelle dell’arte di oggi attraverso oltre 70 opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali.

Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye, la mostra che propone una celebrazione delle stelle dell’arte di oggi attraverso oltre 70 opere dei più importanti artisti contemporanei italiani e internazionali.

“Un viaggio intergalattico – racconta Arturo Galansino Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra (testo dal catalogo) - nel cosmo dell’arte, un itinerario lungo e articolato, attraverso fenomeni e figure chiave del contemporaneo: le stelle che ci indicano il cammino. E proprio una stella è il simbolo della collezione formata da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo di cui questa mostra celebra il trentennale, dalle prime acquisizioni nella Londra ruggente di inizio anni Novanta fino alle ultime commissioni agli artisti emergenti degli anni Venti del nuovo millennio.

Palazzo Strozzi, con la sua storia secolare legata al mecenatismo e al collezionismo, è sicuramente il luogo ideale per festeggiare questo importante anniversario”.

Una rassegna che alla presenza di opere molto conosciute come quelle per restare sugli artisti italiani di Maurizio Cattelan, si pensi a Bidibidobidiboo, 1996 o a o all’orso di Paola Pivi — Have you seen mee before? (2008), racconta il gusto e le scelte di una delle più famose collezioniste d’arte italiane, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.

La rassegna raccoglie opere fondamentali come 1000 Names (1983) di Anish Kapoor o Love Is Great (1994) di Damien Hirst, insieme a un’ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan, artista centrale per un’esplorazione dell’arte italiana tra anni Novanta e Duemila, insieme, tra gli altri, a Paola Pivi o Lara Favaretto. In parallelo si snodano sezioni tematiche come quella dominata dalla celebre serie Untitled Film Still (1978-1980) di Cindy Sherman che propone una riflessione sociale e politica sul tema dell’identità in rapporto a opere di Shirin Neshat, la serigrafia Untitled (Not ugly enough) (1997) di Barbara Kruger o la scultura in materiali organici Self- Portrait (1993) di Pawel Althamer. L’indagine sulla scultura si amplia nei grandi lavori di Andra Ursuţa, Adrián Villar Rojas, Berlinde De Bruyckere, Mark Manders, le cui pratiche investigano il corpo e la figura tra decostruzione e ricomposizione.

La rassegna raccoglie opere fondamentali come 1000 Names (1983) di Anish Kapoor o Love Is Great (1994) di Damien Hirst, insieme a un’ampia selezione di lavori di Maurizio Cattelan

A questa fa eco la perlustrazione della ricerca pittorica attraverso dipinti di artisti come Lynette Yiadom-Boakye, Sanya Kantarovsky, Michael Armitage, Cecily Brown, Avery Singer, testimoniando la perdurante vitalità di questo medium, tra figurazione e astrazione, soprattutto nelle generazioni più giovani.

“Questa mostra – ha detto Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo- è un'occasione per ripercorrere i tragitti dell’arte contemporanea degli ultimi decenni, creando un dialogo vivo con l’antico e con il pubblico in visita. Questa mostra, che inizia dallo splendido cortile aperto alla città, rispecchia il valore della condivisione che da sempre impronta la mia collezione e trova piena sintonia con la linea della Fondazione Palazzo Strozzi, guidata con grande professionalità da Arturo Galansino, a favore della partecipazione e dell’accessibilità della cultura”. A completare il percorso un’ampia sezione dedicata alla Video arte con opere manifesto di artisti quali William Kentridge, presente con History of Main Complaint (1996), Douglas Gordon e Philippe Parreno, con la celebre videoinstallazione Zidane. A 21st Century Portrait (2005) e Ragnar Kjartansson con The End – Rocky Mountains (2009).

 

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