instagram
11 novembre 2025
di Ada Capitani

Fuoripista, lo sguardo dell'arte sugli sport invernali

twitterfacebook

I Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 si avvicinano e anche il mondo dell’arte guarda allo sport e alla montagna con originalità. A Bergamo dal 12 novembre all'8 febbraio 2026 gres art 671 presenta Fuoripista, una mostra curata da 2050+ che con opere contemporanee (alcune commissionate ad hoc) ma anche lavori storici e materiali d’archivio celebra lo sport ad alta quota da diverse prospettive.

Gli artisti raccontano vette, neve, perseveranza, fatica, vittorie, sconfitte, riflettendo su come i paesaggi e i gesti dello sport invernale possano essere riletti attraverso una narrazione in movimento. Sci, hockey, pattinaggio sul ghiaccio, bob vengono presentati al di là della pura performance, come indicatori di valori sociali ed estetici e come forme di espressione artistica. Organizzato in cinque capitoli – Olympics +, Sport Invernali, Micro-storie, Inverno Artificiale e Criosfera – il percorso dell’esposizione resa possibile grazie al contributo di Fondazione Pesenti e Italmobiliare nell’ambito dell’Olimpiade Culturale di Milano Cortina 2026, intreccia un racconto composito.

 

 

Ci sono capolavori, come il Trappola per uccelli di Pieter Brueghel il Giovane e una grande fotografia (2021) di Andreas Gursky, in dialogo con una costellazione di microstorie che ampliano la geografia della neve. Tra queste, le esperienze delle Cholitas Escaladoras (fotografate da Todd Anthony nel 2019), gruppo di donne indigene Aymara che riscrive il significato dell’alpinismo sulle vette delle Ande boliviane; la testimonianza di Zahra Lari, prima pattinatrice artistica emiratina a gareggiare con l’hijab, divenuta simbolo di emancipazione per le atlete musulmane; le fotografie (2007 – 2025) di Kari Medig, realizzate all’interno dell’Afriski Mountain Resort, stazione sciistica arroccata sui monti Maloti del Lesotho, che sovverte l’immaginario eurocentrico dello sci come pratica esclusivamente occidentale.

Accanto ai lavori storici e alle narrazioni d’archivio, gres art 671 presenta tre nuove opere nate, per la prima volta, da tre committenze dirette. Al centro di questo capitolo troviamo Masbedo, con una video installazione che racconta la figura di Andrea Lanfri (ex atleta paralimpico della nazionale italiana di atletica leggera, oggi avventuriero e alpinista, detentore del Guinness World Record per il miglio corso in quota più veloce e primo pluriamputato al mondo a salire in autonomia su Everest) e affronta il tema dell’inclusione nello sport; Studio Folder, con un progetto di ricerca che reinterpreta e permette di visualizzare, attraverso una coreografia di pattinaggio di figura, dati spaziali, ambientali e statistici dei Giochi Olimpici Invernali; Numechi.studio (Giulia Bertolazzi e Cosimo Maffione), con due opere dedicate a IceLab Bergamo – centro di eccellenza internazionale per il pattinaggio di figura, situato accanto allo spazio espositivo – che trasformano il gesto atletico della campionessa Carolina Kostner in un’esperienza immersiva tra lo spazio e il corpo.

 

Seguici su

instagram