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12 giugno 2024

Non perdere il treno della salute

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Prevenire l’osteoporosi sarà facile… come prendere un treno. Il Gruppo FS ha lanciato il progetto “Stazioni del Territorio” che riguarda gli scali ferroviari dei comuni con meno di 15 mila abitanti. Si tratta di un'iniziativa delle società del Gruppo che vuole rendere le stazioni degli hub polifunzionali, offrendo servizi ai cittadini con l'obiettivo di favorire la rinascita dei piccoli centri.
Popoli-Vittorito (Pescara) è una delle cinque stazioni pilota destinate a diventare un vero e proprio hub polifunzionale grazie a diversi servizi messi a disposizione della comunità per favorire la rinascita dei piccoli centri. A fine maggio è stato possibile effettuare uno screening gratuito per la prevenzione dell'osteoporosi attraverso l’uso della MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata). Ma non solo. Le stazioni ferroviarie diventeranno anche luoghi in grado di offrire un’ampia serie di servizi per aiutare i cittadini.
Spazio è infatti dato anche alle associazioni, come la cooperativa sociale Horizon Service, che ogni martedì sarà in stazione per prevenire e contrastare la violenza di genere attraverso la promozione culturale e la sensibilizzazione, offrendo sostegno alle donne che hanno subito violenza. Così anche all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) presente due giorni a settimana per attività di piccola riabilitazione, che si affiancano a riabilitazioni più complesse che continueranno a svolgersi presso la sede di Pescara.

 


«L'Italia ha un tessuto importante rappresentato dai nostri comuni. Il Gruppo FS ha 2.200 stazioni operative, di cui 1200 nei comuni sotto i 15mila abitanti. Abbiamo la responsabilità sociale che non vengano spopolati e che rimangano vivi» sono state le parole dell’AD del Gruppo FS Luigi Ferraris alla presentazione del progetto. Rigenerare i piccoli comuni attraverso nuovi servizi nelle stazioni è l’obiettivo dell’iniziativa che il Gruppo FS ha realizzato attraverso accordi stipulati già a partire dallo scorso anno.
Il progetto coinvolge cinque stazioni pilota, situate nelle quattro regioni del Centro Italia coinvolte nei sismi del 2009 e del 2016: Popoli-Vittorito (Pescara), Urbisaglia-Sforzacosta e Matelica (Macerata), Antrodoco Centro (Rieti), Baiano di Spoleto (Perugia). 
Saranno successivamente coinvolte anche le stazioni di Sesto Calende (Varese), Arona (Novara), Gemona del Friuli (Udine), Camogli (Genova), Diano Marina (Imperia), Passignano sul Trasimeno (Perugia), Piazza al Serchio (Lucca), Loreto (Ancona), S. Gavino Monreale (Sud Sardegna), Golfo Aranci (Sassari), Tropea (Vibo Valentia), Maratea (Potenza), Cesano di Roma (Roma), Sant'Agata di Militello (Messina), San Marcellino-Frigano (Caserta).

 

 

 

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