Addio a Roberto Cavalli,  il re dell'animalier che rese sexy la Natura

L’aria di moda si respirava già in casa. La mamma Marella aveva una sartoria che la sorella Lietta, anche lei donna artista e stilista ereditò e portò avanti negli anni Sessanta. La svolta per Cavalli arriva negli anni Settanta con la nascita del suo marchio e la prima boutique a Saint Tropez. Porta sulle passerelle della Sala Bianca di Palazzo Pitti, e poi su quelle di Milano Collezioni, le sue creazioni. Sperimentazioni che lo hanno fatto desiderare da icone e star anche molto diverse nello stile: da Brigitte Bardot a Sophia Loren fino a Madonna e, Lady Gaga.

Scontroso e vulcanico ha avuto due mogli (Silvanella Giannoni e Eva Duringer, da cui ha avuto rispettivamente i figli Tommaso e Cristiana e quindi per le seconde nozze Robert, Rachele e Daniele). Da 15 anni aveva accanto la compagna Sandra Bergman Nilsonn da cui è nato lo scorso anno il sesto figlio, che Cavalli ha voluto chiamare Giorgio con il padre.

Molto legato alla sua città natale, era tifoso della Fiorentina e oltre alla sua azienda, che ha ceduto nel 2015, vi aveva aperto alcuni locali. Famose oltre alle sue collezioni denim, gli abiti da red carpet. E ancora le feste faraoniche nella sua villa di Firenze, le sfilate evento, memorabile quella del 2006 sul Ponte Vecchio con ospite speciale Naomi, il jet set, i grandi eventi internazionali. Oltre a nuovi marchi, come Just Cavalli, lanciata sul finire degli anni '90: abbigliamento uomo e donna, ma anche accessori, occhiali da sole, orologi, profumi, biancheria intima e costumi da bagno.