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24 luglio 2023
di Susanna Bonini

Tuffo indietro nel tempo... Al Colosseo arrivano i "Gladiatori nell'Arena"

Elmo di gladiatore Thraex, riproduzione dell'elmo di Lusius Storax 
Elmo di gladiatore Thraex, riproduzione dell'elmo di Lusius Storax 
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I gladiatori tornano al Colosseo, non sul grande schermo, con un nuovo colossal alla Ridley Scott, ma con un progetto espositivo che combina in modo inedito storia, archeologia e innovazione.  Aprirà domani al pubblico “Gladiatori nell’Arena. Tra Colosseo e Ludus Magnus”, evento ideato e realizzato dal Parco archeologico del Colosseo (ParCo), con la curatela di Alfonsina Russo, Federica Rinaldi, Barbara Nazzaro e Silvano Mattesini, che si compone di una installazione multimediale permanente e di una esposizione temporanea, visitabile fino al 7 gennaio 2024, all’interno dei sotterranei del Colosseo.

L’idea dell'esposizione nasce dal recupero e dalla valorizzazione del criptoportico orientale del Colosseo che in età romana collegava l’Arena con il quartiere delle palestre realizzate dall’imperatore Domiziano, di cui quella più famosa è il Ludus Magnus.

L’allestimento, in alcuni degli ambienti sotterranei degli ipogei, propone reperti originali di età romana che riproducono immagini di gladiatori in diverse posizioni da combattimento, con le loro armature ricostruite al vero, realizzate  secondo la tecnica antica dello sbalzo e della fusione di Silvano Mattesini, architetto appassionato di storia gladiatoria e proprietario del Museo dell'armamento militare romano. Agli occhi dei visitatori si materializzano così  le armature complete del Murmillo e del Thraex, accanto agli elmi originari di Pompei provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ai preziosi elmi miniaturistici in ambra provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Aquileia e alla stele funeraria del Murmillo Quintus Sossius Albus, ugualmente da Aquileia.

In mostra anche i graffiti sui gradini della cavea del Colosseo, lasciati anticamente dai tifosi prima dei combattimenti dei loro beniamini e le armature complete di un Retiarius e di un Secutor. Quella dell’Hoplomachus con il suo tipico scudo rotondo, avversario del Murmillo, è esposta accanto a due statuine da Aquileia, una anche in lega metallica. Infine, un video illustra le fasi delle riproduzioni delle armature, forgiate con il ricorso alle tecniche antiche, nell'ambito di un progetto di archeologia sperimentale.

La valorizzazione del Criptoportico e dei sotterranei, con il racconto di ciò che effettivamente avveniva in questi luoghi, restituisce al contesto la sua originaria funzione e rientra a pieno titolo nella strategia culturale che contraddistingue le azioni del Parco archeologico del Colosseo, ha evidenziato Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. 

L'evento, reso possibile dalla partnership conclusa tra il ParCo e il Gruppo Hornblower,  aziende statunitense leader nel settore dei trasporti e del turismo, è stato possibile, mira, ha evidenziato Alfonsina ad ampliare l'offerta culturale con tecnologie innovative, che consentono di rendere immediatamente percepibile la funzione e le vicende storiche dei monumenti.

Si tratta insomma di un altro importante risultato ottenuto con il partenariato pubblico-privato "che negli anni - ha sottolineato Russo, ha contribuito a realizzare importanti progetti finalizzati al miglioramento della fruizione e dell’accessibilità sia fisica che culturale.

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