L’eclettico Jean Cocteau e l’arte sperimentale di Marina Apollonio saranno i protagonisti del programma espositivo della Collezione Peggy Guggenheim, che, nel corso 2024, rende omaggio a due figure della scena artistica internazionale del XX secolo, con due grandi mostre monografiche. Dalla prima e più esaustiva retrospettiva mai realizzata in Italia dedicata a Cocteau, poliedrico artista francese dalle mille sfaccettature, in apertura il 13 aprile 2024, si passerà, in autunno, al prezioso omaggio ad Apollonio, tra le maggiori esponenti dell’Arte cinetica e Op art.
Con la chiusura, il 18 marzo 2024, dell’acclamata mostra Marcel Duchamp e la seduzione della copia, dal 13 aprile al 16 settembre la Collezione Peggy Guggenheim presenta Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere, la più grande personale mai realizzata nel nostro paese dedicata a Jean Cocteau (1889–1963). Tra le figure più influenti del panorama artistico del XX secolo, Cocteau fu scrittore, poeta, drammaturgo, saggista, disegnatore, regista, attore. Curata da Kenneth E. Silver, autorevole esperto dell’artista francese e storico dell'arte presso la New York University, la mostra getta luce sulla versatilità – o destrezza da giocoliere da cui il titolo dell’esposizione – che caratterizza il linguaggio artistico di Cocteau e per la quale venne spesso criticato dai suoi contemporanei.
Attraverso una sorprendente varietà di lavori, oltre centocinquanta, che spazieranno dai disegni alle opere grafiche, dai gioielli agli arazzi, dai documenti storici, a libri, riviste, fotografie, documentari e film diretti dall’enfant terrible della scena artistica francese, Jean Cocteau
Attraverso una sorprendente varietà di lavori, oltre centocinquanta, che spazieranno dai disegni alle opere grafiche, dai gioielli agli arazzi, dai documenti storici, a libri, riviste, fotografie, documentari e film diretti dall’enfant terrible della scena artistica francese, Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere traccia lo sviluppo dell’estetica, unica e personalissima di Cocteau, ripercorrendo i momenti salienti della sua tumultuosa carriera artistica, nonché l’amicizia che lo legò a Peggy Guggenheim. Fu proprio con una mostra di disegni di Cocteau, suggerita da Marcel Duchamp, che Guggenheim iniziò la sua carriera artistica nella galleria londinese Guggenheim Jeune, nel 1938.
Nell’autunno del 2024 sarà poi la volta della personale dedicata a Marina Apollonio (n. 1940), tra le protagoniste più importanti del movimento ottico-cinetico internazionale, sostenuta e collezionata dalla mecenate americana nel corso degli anni ’60. La mostra Marina Apollonio. Oltre il cerchio, a cura della storica dell’arte Marianna Gelussi, in apertura il 12 ottobre 2024, ripercorre la carriera dell’artista fino ai giorni nostri, mettendo in evidenza il rigore della sua ricerca visiva, perseguita nella molteplicità della variazione e nell’eleganza dell’esecuzione, tra pittura, scultura e disegno, opere statiche, in movimento e ambientali, bianco e nero, ricerca cromatica, sperimentazioni tecniche e di materiali. Figura dall’opera marcatamente internazionale, questo meritato omaggio nelle sale del museo, a Venezia, città dove si trasferisce da bambina e compie i primi passi d’artista, diventa ulteriormente prezioso e mette ancora una volta in luce il ruolo di collezionista lungimirante di Peggy Guggenheim, sostenitrice delle giovani avanguardie.
La mostra si inserisce ancora una volta nella tradizione espositiva della Collezione Peggy Guggenheim, che, accanto ad esposizioni di respiro internazionale, ospita rassegne volte a celebrare i protagonisti della scena artistica nazionale del secondo dopoguerra, sostenuti dalla mecenate, quali Edmondo Bacci, a cui è stata dedicata la recente monografica, Edmondo Bacci. L’energia della luce, Tancredi Parmeggiani, e ora Apollonio. La mostra rimarrà aperta fino al 3 marzo, 2025.
8 luglio 2024
30 aprile 2024