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L'Automobile
12 settembre 2022

La Lambo più bella

Lamborghini 350 GT 
Lamborghini 350 GT 
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Facciamo un gioco. La miglior Lamborghini con motore posteriore? Miura P400 S. La miglior Lamborghini con motore posteriore longitudinale? La Countach. Quella più fuori dagli schemi? Sicuramente la LM002 degli anni Ottanta, una sorta di carrarmato con il motore di una Countach Quattrovalvole. La Lambo “movie star”? Su tutte la Miura arancione apparsa nel film “The Italian Job” del 1969.

Infine, la più elegante Lambo con motore anteriore? Senza dubbio la 350 GTV, la prima Lamborghini della storia, nata – si racconta – per il desiderio del fondatore Ferruccio di dare una lezione di stile e meccanica a Enzo Ferrari. La classifica è un gioco, oltre che ampiamente opinabile. Ma sulla 350 GT del 1964, e ancor più sul prototipo GTV da cui prese vita, è vietato avere dubbi.

Anche se sono in molti a pensare che la 350 GT avesse una linea più equilibrata del prototipo che le diede vita, senza la GTV ideata da Franco Scaglione (pur con ampie revisioni e integrazioni stilistiche dello stesso Lamborghini), la GT non sarebbe mai esistita. Il motore a 12 cilindri da 3,5 litri (cresciuto poi a 4 litri negli ultimi anni di produzione della versione di serie), i 280 cavalli di potenza, la velocità massima di 250 km/h, la modernissima carrozzeria con componenti in alluminio, le sospensioni a ruote indipendenti. E ancora, il cambio ZF a cinque marce, il differenziale Salisbury e le sospensioni a quattro ruote indipendenti. I freni? Girling, scolpiti in un corpo d’alluminio.

Sulla 350 GT del 1964, e ancor più sul prototipo GTV da cui prese vita, è vietato avere dubbi

Insomma, se Enzo Ferrari perse qualche notte di sonno quando la vide per la prima volta, qualche ragione c’era: davanti agli occhi aveva la Lamborghini con motore anteriore più affascinante – forse la più bella – della storia. Consultando gli archivi del Polo storico del marchio si scopre che dalla Carrozzeria Touring sono uscite centoventi GT, prodotte dal 1964 (il debutto avvenne in occasione del Salone di Ginevra) al 1966, a cui vanno aggiunte le due Spyder realizzate dalla stessa carrozzeria (identificate dalla sigla GTS).

La presentazione del prototipo 350 GTV arriva nel 1963 in occasione del Salone di Torino. Anche se la Carrozzeria Touring ne ridisegnerà lo stile, le linee e il carattere della GTV di Scaglione, eleganti e aggressive insieme, sono ancora ben visibili nella GT. Ferruccio Lamborghini voleva un’auto stradale, possibilmente migliore della Ferrari 250. E per molti ci riuscì. Scolpita nelle forme di una coupé, mix sapiente fra curve e spigoli, parabrezza inclinato davanti e un grande lunotto dietro, tinta di un intenso blu metallizzato. Fari a scomparsa e la firma di Ferruccio Lamborghini sul lungo cofano; apparve così la prima GTV. Presentata alla stampa il 29 ottobre del 1963 a Sant’Agata, e al Salone di Torino il giorno dopo, lasciò tutti di stucco.

Per la bellezza delle linee certo, ma soprattutto per le soluzioni innovative. Sotto il lungo cofano il V12 longitudinale con albero a camme in testa progettato dall’ex ferrarista Giotto Bizzarrini. Sei i carburatori (Weber), 24 le valvole. A secco la lubrificazione del carter. Insomma, non solo senza la GTV non sarebbe nata la prima Lamborghini della storia.

Ma senza di lei, forse Ferruccio avrebbe continuato a fare trattori, condizionatori e caldaie. E il mondo dell’auto avrebbe perso uno dei suoi più grandi protagonisti.

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