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19 settembre 2023
di Susanna Bonini

Silenzio, ‘parla’ lo Stradivari

Fabrizio von Arx, violinista e direttore artistico della casa Stradivari 
Fabrizio von Arx, violinista e direttore artistico della casa Stradivari 
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A Place de Fontenoy, la centralissima piazza parigina su cui s’affaccia il quartier generale dell’Unesco, per due giorni, Cremona e i suoi celebri violini sono stati protagonisti indiscussi. Nell’edizione 2023 delle Giornate europee del Patrimonio appena concluse, i riflettori si sono accesi per la prima volta su una tradizione artigianale che affonda le sue radici nel ‘500, grazie a una serie di eventi che hanno permesso al grande pubblico di scoprire Cremona come città modello per i liutai di tutto il mondo ma anche come città ambasciatrice nel mondo della musica, strumento di promozione della cultura e dell’arte in tutte le sue forme.

La Liuteria tradizionale cremonese, con il suo rinomato 'savoir-faire' nella costruzione di strumenti ad arco - fra tutti il celebre ‘Stradivari’ - dal 2012 è iscritta nella lista del patrimonio immateriale dell’Umanità.  E nelle due Giornate, Parigi ha voluto ufficialmente riconoscere questo territorio d’eccellenze con conferenze, dimostrazioni dal vivo eseguite da maestri artigiani locali, l'esibizione live del virtuoso violinista Fabrizio von Arx, direttore artistico di Casa Stradivari e, infine, con l’attesissima mostra al Musé de la Musique del famoso "Cremonese 1715" del maestro Antonio Stradivari, esempio emblematico della forma "G" utilizzata dal grande liutaio per la sua costruzione.

Secondo gli organizzatori oltre 8mila visitatori – un numero record in soli due giorni di eventi - hanno affollato i saloni dell'Unesco, uno spazio che fu concepito negli anni ’50 proprio per ospitare importanti collezioni d’opere d’arte. Una vetrina d’eccezione per Cremona e i suoi violini, a conferma di quel “processo d’internazionalizzazione” che sta vivendo la città da una decina d’anni a questa parte. “Essere stati scelti a rappresentare l’Italia alle giornate europee dell’Unesco, con il patrimonio immateriale della liuteria, è motivo d’orgoglio e di responsabilità", ha affermato il primo cittadino di Cremona, Gianluca Galimberti sottolineando come la promozione internazionale di questa realtà sia un “dovere” per l’amministrazione.

Nelle due Giornate, Parigi ha voluto ufficialmente riconoscere questo territorio d’eccellenze con conferenze, dimostrazioni dal vivo eseguite da maestri artigiani locali, l'esibizione live del virtuoso violinista Fabrizio von Arx, direttore artistico di Casa Stradivari

L’immagine di Cremona è da sempre legata alla tradizione musicale e liutaia: qui nacquero e si svilupparono i canoni fondamentali del melodramma e del madrigale con Claudio Monteverdi, nella seconda metà del Cinquecento. Da allora, fino alla fine del ‘700, la città è stata la patria dell’artigianato artistico di eccellenza dando i natali a famiglie come quella degli Amati, degli Stradivari e dei Guarneri del Gesù che realizzarono le più grandi produzioni di strumenti ad arco (violini, viole, violoncelli, contrabbassi) di tutti i tempi. Nell’Ottocento, infine, anche la lirica trovò nel cremonese il suo campione con il celebre compositore Amilcare Ponchielli.

Secondo Liborio Stellino, rappresentante permanente italiano presso Unesco, "la concentrazione degli eventi parigini che celebrano Cremona e il saper fare liutaio dimostra l’importanza e l’attualità di un distretto che, legando la tradizione dell’arte liutaia all'esecuzione dal vivo di maestri contemporanei, dà prova di essere una filiera attiva e vivace".

La stessa vivacità che ha portato l'iconico “Cremonese 1715” al Musèe de la Musique, dove fino al 7 novembre  può essere ammirato dagli estimatori francesi e da un pubblico internazionale in virtù di una partnership culturale recentemente siglata tra il museo del Violino e il museo parigino dedicato alla musica. Nel 2024 sarà infatti il Museo del Violino di Cremona a ospitare un raro “Stradivari Sarasate” del 1724, appartenuto musicista navarrese Pablo de Sarasate. Uno scambio che suggellerà lo speciale legame artistico nato tra le due istituzioni.

 

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