La crisi non tocca il mondo dell'arte. È un messaggio rassicurante quello che lancia Ursula Casamonti, proprietaria insieme al padre Roberto della Galleria Tornabuoni, che ha prestigiose sedi a Firenze, Milano, Forte dei Marmi e Crans Montana, in Svizzera. In questi giorni la gallerista è nel capoluogo lombardo per partecipare alla ventisettesima edizione di Miart. Parlare con lei è come respirare una boccata di speranza e di ottimismo, tanto più sorprendente dati i tempi. "Posso dire che c'è mercato per tutti i gusti - conferma a Mag - si vende l'astratto, l'ultracontemporaneo e il figurativo va ancora molto forte, soprattutto in Italia. La crisi onestamente noi non la sentiamo".
Visto che le cose marciano, la Tornabuoni Arte ha deciso di espandersi. "Ci piace annunciare, anche in questa sede, che il 20 aprile apriremo una nuova sede a Roma, in via Bocca di Leone, tra piazza di Spagna e via Condotti. Per l'occasione esporremo una bellissima personale di Lucio Fontana, con alcuni suoi lavori molto importanti".
Specializzata nell'arte del Dopoguerra, la galleria ha portato a Miart 2023 le opere di vari artisti italiani, tra cui Alighiero Boetti e Alberto Burri, e stranieri, tra cui Hans Hartung e Pablo Picasso. I compratori hanno differenti profili. "Ci sono interessi da parte delle fondazioni, degli archivi, e ovviamente dei privati, prevalentemente italiani, visto che siamo in Italia. Stando molto all'estero e facendo le fiere internazionali, noi vendiamo anche a collezionisti stranieri, e posso dire che sono tutti collezionisti con la C maiuscola".
La galleria aveva una sede anche a Londra, ma per le difficoltà legate alla Brexit recentemente ha deciso di chiuderla. "Posso dire comunque che l'arte italiana non ha conosciuto flessioni, nemmeno alle ultime aste in Gran Bretagna".
A questo punto non resta che aspettare la scommessa della piazza romana. Il 20 aprile si parte, c'è grande curiosità e interesse per questo evento.
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