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8 febbraio 2023
di Laura Antonini

Chiaramente Ferragni

Chiara Ferragni al Festival di Sanremo
Chiara Ferragni al Festival di Sanremo
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Il 12 febbraio di 76 anni fa Christian Dior faceva sfilare per la prima volta a Parigi le sue creazioni in una sala immersa dai fiori, sua grande passione. Debuttava un’idea innovativa di moda che, all’indomani della Seconda Guerra mondiale, intendeva restituire alle donne grazie a linee modellate sulle curve del corpo, quella leggerezza e quel gusto del piacersi che l’austerità bellica aveva rinchiuso e nascosto, senza però riuscire mai a sopprimere, nell’intimo femminile. Nasceva il “New Look” come subito venne battezzato da Carmel Snow, caporedattore di Harper's Bazaar. Uno stile rivoluzionario che partendo dalla forma dell’abito esortava le donne a maturare la consapevolezza di un nuovo senso critico della propria condizione liberandole dal peso del giudizio e del pregiudizio. 

A più di 70 anni da quel giorno, l’invito di monsieur Dior irrompe sulla scena di Sanremo riletto e interpretato dalla madrina Chiara Ferragni protagonista accanto ad Amadeus e Gianni Morandi della prima serata della kermesse al teatro Ariston.

Lei, la celebre imprenditrice digitale, ha scelto proprio gli abiti della maison Dior oggi disegnati da Maria Grazia Chiuri e realizzati per l'occasione sotto indicazione della stessa influencer e del prezioso stylist Fabio Maria Damato, per il suo debutto sanremese. Quattro look e quattro messaggi che, c'è da credere, sarebbero piaciuti a Christian Dior, hanno catalizzato l’attenzione e fatto sognare il pubblico televisivo.

A più di 70 anni da quel giorno l’invito di monsieur Dior, irrompe sulla scena di Sanremo riletto e interpretato dalla madrina Chiara Ferragni

Il primo, omaggio all’abito 'corolla' del couturier, stretto in vita con la gonna ampia e rotondeggiante. Un classico che diventa abito manifesto grazie al claim “Pensati libera, il motto dell'artista femminista Claire Fontaine, ricamato sulla stola bianca con cui Ferragni ha fatto il suo ingresso, di spalle, sulla scalinata dell’Ariston. Il secondo quindi una creazione in tulle color carne ricamato con un trompe l’oeil che riproduce, ma è solo un’illusione ottica, il corpo nudo dell’influencer. Un  monito a non considerare il corpo femminile come motivo di vergogna, un invito a ribadire il diritto di mostrarsi senza doversi sentire mai giudicate.

Ancora un peplo candido sporcato da scritte infami, frasi sessiste contro cui le donne si scontrano oggi quotidianamente anche a mezzo social. Infine l’abito gabbia che la stessa Ferragni descrive con un lungo post sul suo profilo Instagram dove ne spiega la filosofia. "Liberare le nuove generazioni dagli stereotipi di genere nei quali spesso le donne si sentono ingabbiate. Questa è l’idea che Maria Grazia Chiuri ha voluto rappresentare con questo abito alta moda di Dior composto da una tuta di jersey ricamata di strass intrappolata in una gonna di tulle che prende ispirazione dall’opera di Jana Sterbak. Questo abito rappresenta la speranza di rompere le convenzioni imposte dal patriarcato. Una speranza che riponiamo nelle bambine di oggi che saranno le donne di domani. Questo è l’augurio di una mamma alla sua bambina, che possa finalmente gridare Vittoria!"

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