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19 novembre 2025
di Guendalina Dainelli

Roberto Bolle, l’étoile italiana che brilla a Dubai

Roberto Bolle
Roberto Bolle
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Il sipario si apre e come sospesa nell’aria, nel buio della sala, la magia della danza prende forma. Lo scrigno di Dubai Opera, una futuristica struttura in vetro a forma di vela che sorge ai piedi del Burj Khalifa, ha ospitato per la prima volta lo spettacolo di Roberto Bolle and Friends il 6 novembre scorso. Nel pubblico, tre le candure bianche degli emiratini e lo sfavillio degli abiti da sera, l’emozione è palpabile. "L’eccezionale relazione tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti si riflette anche in eventi culturali di questa straordinaria portata. Siamo contenti di aver contribuito, insieme allo sponsor Mapei e Dubai Opera, alla realizzazione di questo eccezionale momento artistico, che rinsalda i legami tra la più alta espressione del balletto italiano ed il pubblico locale” ha dichiarato l’Ambasciatore Lorenzo Fanara.

Roberto Bolle, atteso con trepidazione, anticipato dalla stampa locale con dovizia di articoli, è salito sul palcoscenico mediorientale portando il suo carico di eleganza, rigore, precisione nell'esecuzione. “Volevo essere perfetto. Ora voglio essere vero” ha detto al quotidiano emiratino The National. Cinquanta candeline spente nel marzo scorso, 25 anni dello spettacolo Roberto Bolle and Friends, l’aspetto di un giovane e la maturità artistica che gli regala l’anagrafe. "Roberto Bolle è un vero e proprio ambasciatore della cultura italiana", ha dichiarato il direttore dell'Opera di Dubai, Paolo Petrocelli. “Questo evento è più di una straordinaria occasione artistica; è un potente simbolo di dialogo culturale e di collaborazione tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti.” 

"Roberto Bolle è un vero e proprio ambasciatore della cultura italiana"

Tra opere contemporanee e grandi classici (come Le fiamme di Parigi, Chiaro di Luna di Claude Debussy, Don Chisciotte e Carmen), con ospiti di livello internazionale come la prima ballerina dell'Opera nazionale ungherese Tatyjana Melnik, Bolle ha trasmesso i grandi messaggi, universali, della danza. Una maestra di vita che insegna la disciplina, l’ascolto, il rispetto, la fiducia in sé e negli altri. Per questo la Fondazione Roberto Bolle, sorta nel 2023 con l'obiettivo di sostenere la danza in Italia e nel mondo, è molto più di uno statement. È un atto d’amore, un gesto concreto verso le nuove generazioni, nel creare opportunità per aspiranti ballerini e giovani allievi.

Da Casale Monferrato, dove è nato nel 1975, al titolo di "Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana" conferito dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano nel 2012, Roberto Bolle ha ballato con le compagnie più prestigiose: l’American Ballet Theatre, il Balletto dell’Opéra di Parigi, il Balletto del Bol’šoj e del Mariinskij-Kirov, il Royal Ballet. Nel 2002 ha danzato in mondovisione al Golden Jubilee della Regina Elisabetta, a Buckingham Palace. Si è esibito di fronte a Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro, per la giornata della Gioventù del 2004. On Dance, nel 2018, è lo spettacolo che ha portato la danza classica fuori dai teatri, in piazza, di fronte al Duomo di Milano. E dopo i Giochi Olimpici Invernali di Torino del 2006, sarà sua anche l'apertura di Milano Cortina. 

Infaticabile. Autentico. “Ambasciatore di buona volontà” per l’Unicef. Quello che è iniziato come un unico spettacolo a Milano nel 2000, Roberto Bolle and Friends, si è poi trasformato in una produzione internazionale di lunga data, con guest star di primissimo piano tra cui Polina Semionova e Marianela Nunez, e tappe che vanno da Tokyo e Londra, da Abu Dhabi a Muscat. Un Gala che ha l'ambizione di ripercorrere un secolo e mezzo di storia del balletto nel battito di ciglia di una sola serata, percorrendo anche i sentieri della sperimentazione digitale e le nuove sinergie tra danza e tecnologia.

Alla fine dello spettacolo, Roberto Bolle appare da solo sul palcoscenico ansimante, seminudo e scultoreo come una divinità classica, per un ultimo inchino verso il pubblico. E’ davvero lunga la strada che ha percorso da quando, a 15 anni, è stato scoperto da Rudolf Nureyev al teatro La Scala di Milano. Oggi, forse, è l’unico ballerino al mondo a permettersi di selezionare i pezzi preferiti ed eseguirli in giro per il mondo, confidando nell’adesione dei migliori ballerini del momento, provenienti dai principali teatri internazionali. Un meccanismo complesso che coinvolge alte professionalità in ogni settore. Poi gli applausi si placano. Il sipario si chiude. La folla sciama verso l’uscita, disperdendosi nella calda notte di Dubai. L'incantesimo della danza è finito. Si spera solo per poco. 

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