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17 giugno 2022
di Riccardo Bastianello

Leggerissimo Respiro

Respiro 
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Da una parte una bottega artigiana storica del Lido di Venezia con una decina di dipendenti. Dall'altra una multinazionale con sede in Giappone e 55mila dipendenti in tutto il mondo. Nasce da questo insolito incontro Respiro, una elegantissima barca di 7 metri in sandwich di carbonio con rifiniture in lino e coperta in mogano costruita artigianalmente dal cantiere Venmar di Venezia attorno al primo prototipo al mondo del motore elettrico Harmo di Yamaha. L'imbarcazione è stata presentata in anteprima al Salone Nautico di Venezia.

Ma come accade che un cantiere che produce due barche all'anno, una "sartoria" che realizza solo imbarcazioni su misura, fatte a mano, il cui vanto è quello di fare tutto artigianalmente, senza esternalizzare nulla, incontra la Yamaha? "Al Mets di Amsterdam 5, 6 anni fa avevo visto il prototipo di quel motore - dice per la Venmar Alessandro Trevisan - e scrissi una mail in Giappone dicendo che se mai l'avessero prodotto volevo essere il primo ad averlo perché mi aveva convinto la sua tecnologia. Si tratta di un motore infatti che supera il problema critico dell'elettrico, ovvero il fatto che quando si scalda non rende. Questo motore è totalmente immerso in acqua quindi garantisce un raffreddamento costante, un rendimento che non cala e un silenzio totale".

Vogliamo concentrarci su barche che siano a impatto zero o quasi sia a livello di motori e quindi di emissioni che di moto ondoso

La scheda tecnica promette fino a 7 ore di autonomia a 4 nodi (circa 7 km/h). Ma serviva uno studio per renderlo efficiente, una imbarcazione fatta con materiali leggeri ("lo stampo l'abbiamo sollevato in due persone, e io non sono un palestrato" ironizza Trevisan) e linee d'acqua che creassero la minore resistenza possibile. "Per Yamaha è stata una proposta perfetta perché perfetta è Venezia per questo tipo di imbarcazioni - ha spiegato Stefano Pesci, Boat Builder e Sales Coordinator di Yamaha - un mercato ideale per via delle acque interne della laguna dove basta bassa velocità, bassa potenza e servono barche ultra silenziose e sostenibili".

E dopo Yamaha? Per il piccolo cantiere veneziano (che, non va dimenticato, proprio in questi mesi ha visto scelta una sua barca per una grande produzione hollywoodiana che presto uscirà al cinema) non ci sono dubbi: "Vogliamo concentrarci su barche che siano a impatto zero o quasi sia a livello di motori e quindi di emissioni che di moto ondoso. Il futuro è questo, quanto meno qui a Venezia. Anzi, abbiamo già pronto il fratello più grande di Respiro, il Grande Respiro di 9,5 metri con un nuovo e più potente motore Yahama".

Non è un caso, viene da pensare, se proprio in questi mesi Venezia è stata candidata a Capitale Mondiale della Sostenibilità.

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