instagram
1 marzo 2024
di Guendalina Danielli

Blooming in Singapore

twitterfacebook

 

 

Vetroresina, vetro di Murano, carta, inchiostri, cenere. Cosa può scaturire dall’uso combinato di simili materiali? Oltre ad essere tridimensionale, tattile, materica, l’arte di Annalù, artista multidisciplinare, è anche ipnotica, trasognata, capace di suscitare un profondo senso dello stupore. “Le grandi dimensioni sono parte del messaggio, non solo per il loro impatto visivo ma anche per quello emozionale dato dalla materia stessa. La materia è energia, potenza, crea una presenza, un dialogo, un’interrogazione.”

 

Nata a San Donà di Piave, in provincia di Venezia, Annalù è protagonista di “Blooming", la prima mostra personale a Singapore allestita presso la galleria Ode To Art. Dieci nuovi pezzi ispirati alla cultura floreale asiatica, fior di loto e orchidee, insieme ai caratteristici motivi di mandala, rappresentazione buddista e induista del cosmo. “E’ un sogno che si avvera dopo cinque anni di lavoro. Non è stato facile organizzare questa esposizione ma la gallerista Jazz Chong ha creduto molto in me e ha voluto darmi uno spazio esclusivo, anche di confronto con i clienti incontrati in eventi dedicati. La cultura floreale asiatica, il simbolismo che racchiude, come ad esempio la purezza suggerita dal fior di loto, è molto vicina alla mia spiritualità. È stato un incontro naturale” ha detto Annalù.

 

 

Da Istanbul a Ginevra, passando per Hong Kong, l’artista ha già esposto in eventi pubblici e in collezioni private in Italia e all’estero. E pensare che ama la solitudine e vive in una casa-palafittata sulle rive del Piave a Passarella di San Donà di Piave. “La fucina creativa è invece a Jesolo, dove lavoro in un grande open space con alcune collaboratrici, tutte donne. I miei studi d’arte all’Accademia di Belle arti a Venezia e poi il master in Ca’ Foscari sono il mio background. Friedrich e Turner per le loro atmosfere, Moreau per il suo simbolismo, Anish Kapoor per il connubio tra scultura, genio e ingegneria, Mona Hatoum per la sua acutezza e sensibilità, Gaudi per i suoi tratti giocosi e cromatici sono solo alcuni dei link ai grandi maestri. Ma il vero Maestro dal quale mi ispiro continuamente è la Natura; può sembrare banale, ma il Micro e il Macrocosmo sono per me una continua fonte di suggestioni.”

 

 

Forme oniriche sospese in equilibrio dinamico, installazioni che imitano il delicato battito delle ali delle farfalle, sculture che catturano il momento inarrestabile della vita che sboccia, l’architettura creata dallo scorrere dell’acqua. “Considero poetico tutto ciò che è fortemente evocativo e proiettato verso il sogno, il mio lavoro è una continua rêverie ad occhi aperti. Questa è la direzione che cerco di dare al mio lavoro, lasciando spazio all’immaginario personale. Accanto a questo però c’è tantissima manualità. Trapani, lime, colle, pitture. Lotto personalmente contro un’allergia alle resine sviluppata per il contatto continuo con i materiali. Il risultato è una sublimazione. Un po’ come la mia Venezia, carnevale e allegoria, fisica e metafisica insieme.”

 

 

Tag

Seguici su

instagram