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25 giugno 2025
di Maria Letizia D'Agata

Addio a Lea Massari, icona di eleganza e riservatezza

Lea Massari
Lea Massari
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Addio a Lea Massari, all’anagrafe Anna Maria Massatani. L‘attrice era nata a Roma il 30 giugno 1933. La sua morte sarebbe avvenuta lunedì. Ma la notizia si è diffusa in queste ore. Era da tempo lontana dalle scene.

Dopo un inizio come modella, debutta nel 1954 con Proibito di Mario Monicelli, che ne intuisce subito il talento. Il suo volto aristocratico e la voce roca la rendono perfetta per ruoli intensi e complessi. Raggiunge la notorietà internazionale con L’avventura di Michelangelo Antonioni (1960), dove interpreta una donna enigmatica che scompare misteriosamente. Lavora con registi come Sergio Leone ( Il colosso di Rodi), Dino Risi ( Una vita difficile), e Valerio Zurlini ( La prima notte di quiete), accanto ad attori del calibro di Alain Delon e Jean-Louis Trintignant. Indimenticabile nel ruolo della madre in Soffio al cuore (1971) e premiata con il Nastro d’argento per Cristo si è fermato a Eboli (1979), si ritira presto dalle scene, scegliendo una vita lontana dai riflettori. Un’icona di eleganza e riservatezza. Fu la prima “Rosetta” nella nota commedia Rugantino di Garinei e Giovannini, simbolo della romanità. Si è spenta nella sua casa di Roma.

Lea Massari era stata scoperta da Mario Monicelli che la scritturò per "Proibito" nel 1954. L'attrice ha lavorato poi con altri grandi nomi del cinema italiano come Sergio Leone (Il colosso di Rodi), Dino Risi (Una vita difficile), Antonioni (L'avventura) ed ha recitato accanto ad Alberto Sordi. La sua bravura e tecnica la portò oltre i confini nazionali, facendole interpretare il ruolo di Clara, nel film Soffio al cuore, di Luis Malle e fu la protagonista in "L'amante" di Sautet.

Ha recitato anche Brecht e Gibson secondo allestimenti di Squarzina e Foà. E' notoriamente stata la prima "Rosetta" nella commedia romana "Rugantino" andata in scena nel 1962, con Nino Manfredi, Aldo Fabrizi e Bice Valori.

L'impegno animalista

Animalista convinta, storia vuole che sia stata prima una fervida cacciatrice ma poi, ha dedicato la sua vita alla protezione della fauna, accudendo cani e gatti in Sardegna, dove si era ritirata, e lottando contro la vivisezione.

Durante la sua lunga carriera, ha ricevuto diversi riconoscimenti come il David di Donatello (Una vita difficile) e Nastri d'Argento (Cristo si è fermato a Eboli accanto a Volontè), (La prima notte di quiete, con Alain Delon). Fu protagonista della grande stagione degli sceneggiati Rai, rigorosamente in bianco e nero. Memorabile la sua interpretazione della Monaca di Monza nell'allestimento per la tv di Stato dei Promessi Sposi. E ancora, sempre per la televisione, la ricordiamo ne "I fratelli Karamazov" e protagonista in "Anna Karenina". In tv è poi apparsa in una 'Una donna spezzatà (1988) di Marco Leto.

L'ultima apparizione nel cinema è stata nel 1990 con "Viaggio d'amore" insieme ad Omar Sharif. Nata nel quartiere di Monteverde Vecchio, visse ai Parioli e a Prati, e seguì il padre ingegnere fra Spagna, Francia e Svizzera. Studiò architettura e nel frattempo lavorò come indossatrice. Poi, il primo ruolo nel film di Mario Monicelli e da lì, una grande carriera in ascesa che ha fatto di lei la diva dal fascino indiscreto, bella, misteriosa ed elegante.

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