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30 luglio 2022
di Stefano Benfenati

Una possibile Vita Dolce

La drag queen Fabio Nocerino con l' abito originale di Anita Ekberg 
La drag queen Fabio Nocerino con l' abito originale di Anita Ekberg 
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Paparazzi, flash e telecamere. Il grande cinema sotto le stelle e le star sul red carpet. La Dolce Vita ritorna e illumina via Veneto. Una notte da Oscar per la moda a Roma nel solco della sostenibilità ambientale unita al Made in Italy. Sul palco di 30 metri davanti a  Porta Pinciana sfilano modelle, stilisti, attori, ballerini e cantanti. Così la strada della Capitale resa famosa in tutto il mondo dal capolavoro di Federico Fellini, brilla di nuovo. Anche i bar dove negli anni ’60 si aggiravano le celebrità e i fotografi a caccia di scoop sono vestiti a festa.

Un bimbo di appena sei mesi, si affaccia dallo zainetto del padre e si guarda attorno incuriosito. Non dorme (nonostante sia fuori orario). Non può sapere che il mattonato della ‘via del Cinema’  fu calcato in passato da personaggi del calibro di Alberto Sordi, Ennio Flaiano, Frank Sinatra. Via Veneto era il fulcro del jet set mondiale: le scazzottate da prima pagina, i baci rubati, le notti senza fine all’Harry’s bar. Ogni tratto di strada è un pezzo di storia che per una sera torna a vivere. Ciak si gira. 

“Marcello come here”:  il sussurro di Anita Ekberg (la scena cult della fontana di Trevi), si diffonde tra il pubblico e cala il silenzio. Inizia così “Roma è di Moda. Via Veneto Edition” (evento andato in scena giovedì 28 luglio), un tributo al Made in Italy, un tuffo nel passato e un trampolino verso il futuro. Un inno alla sostenibilità che non rinuncia però al glamour. Gioielli (senza prezzo) accanto a materiali riciclati. “Serve un patto sociale con il Creato, bisogna avere il coraggio di riparare, riutilizzare e ritrovare un equilibrio con la Terra”, il messaggio lanciato dall’ospite d’onore della serata, lo stilista Brunello Cucinelli ambasciare nel mondo del Made in Italy. 

La gomma vecchia  - proveniente da pneumatici fuori uso – raccolta da Ecopneus (società senza scopo di lucro)  diventa parte degli abiti in passerella. Borse create con radiografie (strappate dal cestino) o cappotti cuciti con nastri di Vhs testimoniano lo slancio verso il recupero di materiale che, da seconda mano, si trasforma in alta moda. 

Intanto, sul maxi schermo sopra il palco, è polvere di stelle con le immagini delle scene iniziali della Dolce Vita. 

La serata show  - ideata da Stefano Dominella con la direzione artistica di Guillermo Mariotto e promossa da Roma Capitale  - racconta l’alto artigianato del nostro Paese nell’intreccio tra tradizione manifatturiera e moda ecosostenibile con la danza, la recitazione e la musica. 

Così nella raffinata eco-couture di Alessandro Consiglio, piccole spugne rubate ai lavori domestici diventano una cancellata del Seicento che adorna un capo spalla di rara bellezza.  

Ad aprire lo spettacolo  - presentato da Pino Strabioli e Ema Stokholma - sono  le creazioni dell’archivio storico privato di Dominella con gli abiti nati dall’ingegno dei couturier che hanno scritto le pagine più importanti dell’alta moda italiana: da Antonelli a Irene Galitzine, da Fabiani a Valentino, da Lancetti a Sarli. 

Poi altri ‘quadri di moda’  - gli abiti di Lineapiù Italia, di Alessandro Consiglio, di Guillermo Mariotto, di Francesca Liberatore e di Federico Firoldi  - in tutto 100 vestiti protagonisti dello spettacolo diretto da Rossano Giuppa. 
La moda cammina a braccetto con l’arte: in scena anche le performance di danza dell’etoile Alessio Rezza con i ballerini del corpo di ballo del teatro dell’Opera di Roma. 

Abbandonata (almeno per lo show) la macchina fotografica, modello per una sera è il re dei paparazzi Rino ‘The King’ Barillari (vestito da Papa nella sfilata di Guillermo Mariotto). “Tutti i grandi personaggi dello spettacolo  – dice commosso – sono stati in via Veneto. Noi paparazzi abbiamo reso Roma famosa in tutto il mondo”. 

Anche il cinema d’autore calca il red carpet. Occhi puntati, infatti, sull’abito originale che indossava Anita Ekberg, nella scena della fontana del film premio Oscar, accompagnato in scena dalle note della tromba di Michele Civitano e dalle percussioni del TorQ Percussian Quartet. Poi spazio al vestito di Anna Magnani in ‘Risate di gioia” (indossato da Paola Minaccioni). 

Nancy Brilli (abito nero dal corpetto paillettato) e Paola Minaccioni recitano brani di opere legate a Fellini, Flaiano e Anna Magnani. 

Fuori dal ‘set’ è un via vai di vip ‘contemporanei’: la prima ad arrivare è stata Milly Carlucci.

La Dolce Vita in via Veneto chiude il luglio del ‘Rinascimento” della moda romana partito con Valentino in piazza di Spagna e proseguito al Campidoglio con AltaRoma. La Capitale punta a riprendersi la scena internazionale e a settembre è pronta a nuovi progetti. “La presenza di Brunello Cucinelli le cui creazioni sono un inno alla bellezza sostenibile – spiega l’assessore capitolino alla Moda e al turismo, Alessandro Onorato -  rispecchia la rinnovata attenzione della grande moda internazionale per Roma”. 

La notte avanza. Luci del palco soffuse e la musica si spegne. Sono le 23 passate. Dopo gli sfarzi di una sera, via Veneto ritorna ad essere uno dei tanti luoghi immersi nei problemi della Capitale. Tra traffico e rifiuti. Ma il domani, questa la speranza, sarà forse un’altra storia. Almeno per Cucinelli: “Una vita senza speranza non ha logica di essere vissuta. Voi siete nella città Eterna, la più bella del mondo. Dobbiamo tornare a custodire i nostri luoghi. Gli ateniesi dicevano che se il portone della nostra casa è pulito anche la nostra città sarà pulita”. 

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