Uli Weber è un fotografo, un artista e un istrione dell’obiettivo. I suoi sono sempre scatti capaci di svelare un lato segreto e intimo della realtà. Una delle ultime fatiche ‘Il Mezzogiorno’ rende omaggio all’Italia ed è una raccolta di fotografie che al di là dei cliché turistici spazia dalla Sicilia alla Sardegna, dalla Puglia all’Abruzzo. Un viaggio che racconta i contrasti che rendono unico il Sud Italia, scorci di armonia assoluta convivono con segni di abbandono; paesaggi naturali incontaminati si alternano a tracce urbane. È in questo equilibrio precario e affascinante che Weber trova la sua cifra poetica, capace di trasformare il paesaggio in emozione e di svelarne la dimensione simbolica.
Questo libro - spiega Weber- vuole essere il mio omaggio all’Italia, Paese che amo e in cui vivo per buona parte dell’anno, e in particolare a quel Mezzogiorno che mi ha fatto innamorare 20 anni fa quando ho comprato la mia casa pugliese dove tutt’ora risiedo nella stagione estiva. Un Sud al cui fascino concorrono egualmente “pregi e difetti”. Attraverso le migliaia di chilometri percorse, ho cercato di cogliere con la mia macchina fotografica un Mezzogiorno inedito, e al contempo familiare, in cui ciascuno di noi ritrova tracce di esperienze personali, o visioni inconsuete di posti conosciuti”. Il libro vede poi accanto alle immagini di Weber i testi di Dame Helen Mirren, attrice Premio Oscar, impegnata con l’associazione Save the Olives, che in Puglia combatte la devastazione degli ulivi secolari causata dalla Xylella, e di Denis Curti, storico e critico della fotografia, che offre le chiavi di lettura di un’opera sospesa tra poesia e testimonianza.
“Credo che nessuno possa dimenticare il primo incontro con i monumentali alberi secolari della Puglia – racconta Mirren - La loro presenza è travolgente. La loro forza immobile nasce dal movimento costante di centinaia, a volte migliaia di anni. Le loro intricate forme scultoree, opera della terra, del vento, del sole, della pioggia e delle mani dell’uomo che si è preso cura di loro nel corso dei secoli, fanno di ciascuno di essi un individuo, una testimonianza del legame tra uomo e natura. E ora questi testimoni della nostra storia sono sotto una terribile minaccia.
Un batterio chiamato Xylella si sta diffondendo da circa dieci anni: partito da un piccolo angolo della punta più meridionale della Puglia, prosegue la sua marcia distruggendo tutti gli ulivi sul suo cammino, giovani e antichi. Dobbiamo fare appello alla nostra grande immaginazione umana, alle nostre conoscenze e alla nostra esperienza per salvare questo patrimonio. Il mio sentito ringraziamento a Uli Weber, il cui straordinario libro cattura il fascino dell’Italia meridionale attraverso le sue fotografie, portando ulteriore attenzione internazionale alla piaga degli ulivi del Salento”.