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10 ottobre 2023
di Ada Capitani

...Un’immagine che mi gira per la testa

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L’impronta cosmopolita, l’apertura internazionale delle ricerche scientifiche, l’attrazione per la modernità urbana contemporanea e le proiezioni cosmogoniche suggerite dall’astronomia, senza mai dimenticare gli orizzonti dell’immaginazione fiabesca o mitologica. L’universo sprigionato dalle parole impresse su inchiostro dei libri di Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita [Santiago de las Vegas, Cuba 1923 - Siena 1985] si fanno immagini nella mostra in corso alle Scuderie del Quirinale fino al 4 febbraio 2024 dal titolo “Favoloso Calvino, il mondo come opera d’arte: Carpaccio, de Chirico, Gnoli, Melotti e gli altri””.

Un viaggio attraverso la vita, le scelte, l’impegno politico e civile, i luoghi e, soprattutto, la produzione letteraria e il metodo di lavoro di Italo Calvino. Saranno esposte più di duecento opere tra dipinti, sculture, disegni e illustrazioni di decine di artisti dal Rinascimento a oggi, codici miniati medievali, arazzi, fotografie e ritratti d’autore e tutte le prime edizioni dei libri di Italo Calvino.

Un viaggio attraverso la vita, le scelte, l’impegno politico e civile, i luoghi e, soprattutto, la produzione letteraria e il metodo di lavoro di Italo Calvino

L’unica cosa che vorrei poter insegnare è un modo di guardare, cioè di essere in mezzo al mondo» è una delle frasi dello scrittore che tiene insieme le suggestioni in mostra. Ed è proprio la dimensione visuale, a cominciare da quell’immagine “che gira per la testa’’ di cui Calvino parla in uno dei suoi primi autocommenti, la Nota 1960 ai Nostri antenati, illustrando la genesi delle sue opere è il trait d’union a cui si è ispirato il curatore Mario Barenghi. «Il punto di partenza – racconta – è un’immagine “nata chissà come” che si porta dietro a volte per anni; a poco a poco dall’immagine comincia a dipanarsi una storia, che gradualmente dispiega significati inattesi e acquista senso.

Più tardi, a innescare la fantasia calviniana saranno fattori diversi: le teorie cosmologiche, gli arcani dei tarocchi, oggetti d’uso quotidiano. Costante rimane però l’avvio da uno spunto visuale, di cui il lento lavoro della scrittura rivela le potenzialità dandogli forma di racconto".

Calvino è sempre stato un osservatore attento. I suoi genitori hanno abituato il suo occhio a decifrare le forme della natura fisica e lui, curioso e creativo è riuscito a riprodurre quei meccanismi anche nella costruzione interiore dei suoi personaggi, nell’ideazione dei suoi luoghi non luoghi nel suo scrivere semplice, sintetico e profondo.

L’arte è stata per lui un’inesauribile miniera di ispirazioni, pensiamo alle scelte di copertina dei suoi libri (mai casuali, mai secondarie, con gli amati Klee e Picasso); gli scritti dedicati a singoli artisti (Giulio Paolini, Fausto Melotti, Giorgio de Chirico, Domenico Gnoli, Saul Steinberg, Luigi Serafini, Enrico Baj, Gianfranco Baruchello, Tullio Pericoli e tanti altri).

Ma anche le opere e le installazioni direttamente ispirate ai suoi libri (Le città invisibili in primo luogo ma non solo), pensate e create per l’occasione da artisti viventi come Emilio Isgrò; le illustrazioni per i suoi volumi (come quelle per le Fiabe italiane di Emanuele Luzzati); i bozzetti teatrali di Toti Scialoja; le esperienze artistiche più recenti accostabili per varie ragioni all’immaginario calviniano come quelle di Giuseppe Penone ed Eva Jospin.

L’arte è stata per lui un’inesauribile miniera di ispirazioni, pensiamo alle scelte di copertina dei suoi libri (mai casuali, mai secondarie, con gli amati Klee e Picasso)

Queste immagini, ma anche oggetti di varia natura identificati secondo una puntuale ricerca filologica, per coerenza o potere evocativo, dialogheranno quindi nell’allestimento della mostra con la parola di Italo Calvino restituendo il ritratto di uomo di editoria e anche la connessione fra la sua parabola creativa e l’evoluzione della società e il multiforme universo della realtà dove i diversi saperi, dall’astronomia alla semiotica, dall’antropologia all’architettura, sono parte di un tutto.

Ad accompagnare l’esposizione, che dopo Roma andrà a Genova rinnovando la collaborazione tra Scuderie del Quirinale con la Regione Liguria, la casa editrice Electa pubblica un catalogo-guida a cura di Mario Barenghi e un volume della collana delle enciclopedie dal titolo “Calvino A-Z”, a cura di Marco Belpoliti, con numerosissime voci affidate ai maggiori specialisti.

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