instagram
2 luglio 2025

L'Italia del rugby protagonista all’IMART di Pamplona

twitterfacebook

Si è appena conclusa a Pamplona la quarta edizione dell’IMART, il campionato internazionale di rugby Mixed Ability, che ha visto scendere in campo squadre da tutto il mondo, unite da un obiettivo comune: dimostrare che il rugby può essere davvero uno sport per tutti. A rendere ancora più speciale questa edizione è stata la significativa presenza italiana, sempre più protagonista sulla scena internazionale del rugby inclusivo.

Il Mixed Ability rugby è una modalità di gioco che coinvolge atleti con e senza disabilità in squadre miste, senza categorie o barriere, secondo i valori più profondi di questo sport: rispetto, sostegno, coraggio e spirito di squadra. E proprio questi valori sono stati il cuore pulsante dell’IMART 2025, un torneo che ha saputo trasformare la competizione in un’occasione di incontro, crescita e condivisione.

 


A rappresentare l’Italia a Pamplona sono state tre formazioni molto diverse tra loro per provenienza e storia, ma unite da una visione comune. Dalla parte nord del Paese è arrivata una doppia franchigia composta da atleti e tecnici provenienti da realtà storiche come Chivasso, Padova, Brescia e altre città del centro-nord, a testimonianza di quanto il progetto Mixed Ability si stia radicando anche nei club con una forte tradizione rugbistica.

Da Roma ha invece partecipato la squadra della Unione Rugby Capitolina, tra i pionieri del rugby inclusivo nel centro Italia. All’interno della formazione capitolina hanno trovato spazio anche alcuni atleti dei Brancaleoni di Sieci, dimostrando come la collaborazione tra club possa arricchire il movimento e offrire nuove opportunità di gioco e crescita personale.
Ma il grande colpo di scena è arrivato dal torneo femminile: la squadra Harlequeens, una selezione tutta italiana, composta da atlete provenienti da varie città del Paese, ha conquistato la vittoria finale, portando a casa il trofeo e affermandosi come un simbolo potente della forza e della determinazione del rugby femminile inclusivo.

 

 

L’IMART di Pamplona ha offerto uno sguardo privilegiato su un movimento globale che cresce a ritmo sostenuto, coinvolgendo centinaia di squadre in tutto il mondo. In questo contesto, l’Italia sta giocando un ruolo sempre più rilevante, grazie all’impegno di associazioni sportive, volontari e allenatori che credono in un rugby accessibile, aperto e capace di generare legami autentici.
Il torneo ha mostrato quanto lo sport possa diventare uno strumento educativo e trasformativo: non solo per chi ha una disabilità, ma per tutti coloro che scelgono di condividere il campo da gioco e la vita di squadra. I sorrisi, gli abbracci e i terzi tempi festosi che hanno colorato le giornate di Pamplona sono la testimonianza più vera di come lo sport possa abbattere muri invisibili e costruire comunità.

Il Mixed Ability rugby non è solo un format sportivo, ma un vero e proprio manifesto culturale che lancia una sfida al mondo dello sport: superare le categorie, rimettere al centro la persona, riscoprire la bellezza del gioco come spazio di relazione. E l’Italia, con le sue realtà coraggiose e innovative, si candida a essere una protagonista di questo cambiamento.
La strada è ancora lunga, ma eventi come l’IMART dimostrano che stiamo andando nella direzione giusta. Il rugby inclusivo non è più una nicchia: è un movimento in piena espansione, che parla di uguaglianza, solidarietà e rispetto. E che, da Pamplona a Roma, da Padova a Sieci, sta già cambiando il volto dello sport.

 

 

Tag

Seguici su

instagram