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12 gennaio 2023
di Silvia Inghirami

Il Paese dei desideri

Volterra 
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L'Italia è un concentrato di versatilità, specialità e immaginazione. Per questo è sempre in cima ai desideri dei turisti di tutto il pianeta. Parola di Roberta Garibaldi, l'ad dell'Enit, l'Agenzia nazionale del turismo, il cui compito è promuovere la destinazione e il brand Italia nel mondo. La poliedricità è il punto di forza di una penisola di 20 regioni e 92 province, ognuna con la sua peculiarità. 

L'Italia, spiega Garibaldi, è il Paese dove "la creatività e la dimensione dello spazio si mettono continuamente in discussione, un Paese che è uno scrigno ma che riesce ad assumere forme sempre nuove. E dove convivono le antitesi. L’Italia fa venire in mente gli aironi, il trampoliere delle paludi con un orizzonte sempre schierato in qualsiasi circostanza finiscano le zampe. E’ in grado di soddisfare ogni target ed esperienza di viaggio. E’ il luogo dove l’arte e la cultura incontrano folklore, buon cibo, biodiversità. Visitare l’Italia è come immergersi in un racconto. Con i suoi 301.338 chilometri quadrati, il nostro Paese è in grado di offrire viaggi sempre diversi e crea una narrazione di itinerari che trovano punti di contatto in esperienze polisensoriali. E poi detta le regole del gioco: dalla moda al lifestyle è capace di influenzare il modo di stare al mondo. È un’esperienza edificante vivere l’Italia, anche solo per il tempo di un viaggio".     

L'Italia è il Paese dove "la creatività e la dimensione dello spazio si mettono continuamente in discussione

Garibaldi sa bene come ci descrivono e come ci vivono gli stranieri: la sua esperienza è profonda e illuminante. "È l’Italia stessa ad essere declinata nel suo sostantivo “italianità” che nell’immaginario dei viaggiatori stranieri si traduce in esperienze che abbracciano ogni aspetto della vita. Infatti il turismo esperienziale rende fortemente attrattivo il viaggio nella nostra Penisola. È come scassinare un fortino a cielo aperto, per l’enorme patrimonio e l'incredibile ricchezza di monumenti e musei, i suoi paesaggi variegati, la sua società multiculturale. Una penisola apprezzata all’estero per la diversificazione geografica, per quella temporale attraverso la destagionalizzazione e motivazionale, coprendo mercati sempre più ampi.

Il turismo italiano è entrato nella nuova era digitale e l’Italia si è dimostrata subito attrattiva anche online con l’avvento delle OTA (Online Travel Agency). La Penisola si ammanta di nuove accezioni, diventa raggiungibile con un clic ed è identificata sempre di più come una meta prediletta anche da giovani viaggiatori".  

Però l’Italia come destinazione viene dopo Francia e Spagna. Da cosa dipende? "È un gap storico. Spagna e Francia hanno adottato politiche di sistema per accompagnare lo sviluppo del comparto ed incrementarne la competitività. L’Italia in passato è risultata meno efficace in questa azione, anche se stiamo recuperando. Il turismo è un comparto strategico dell’economia italiana e lo sa bene il Ministero del Turismo, che ha messo in campo investimenti importanti anche a sostegno di una maxi digitalizzazione con il Tdh, il primo portale che incrocerà domanda e offerta analizzando in tempo reale le necessità dei viaggiatori". 

Ma una straordinaria leva di promozione sono anche i film e l'Enit sta portando avanti da anni partnership con la Biennale di Venezia, la Film Commission e i festival del cinema italiani come quello di Roma o di Taormina. "Abbiamo premiato molti film - riferisce Garibaldi - che sono uno stimolo alla valorizzazione delle location, valorizzazione per la quale occorre predisporre strategie e spazi per l’accoglienza. Produzioni che sono una spinta a maturare interesse per i luoghi anche meno noti e visti da angolazioni e punti di vista differenti. L’Italia proprio grazie a queste partnership è scelta spesso come location di film di successo, non ultimo il campione d’Incassi indiano 'Radhe Shyam', in 5 mila sale di tutto il mondo. Di recente abbiamo premiato Piccolo Corpo al 68mo Taormina Film Fest e faremo altre azioni per puntare lo sguardo del mondo sull’Italia attraverso opere del cinema e della tv". 

Uno dei punti di forza del nostro Paese è il buon cibo e il buon vino: il turismo enogastronomico è esploso negli ultimi anni e appare destinato a crescere ancora. Solo l'enoturismo vale 2,5 miliardi di euro l'anno e pe rle aziende vinicole gli enoturisti incidono in media per il 27% del giro d'affari. Nel 2021 il fatturato del vino ha raggiunto livelli record, pari a oltre 12 miliardi; nei primi 5 mesi del 2022 si è registrato un aumento del 14,2% delle vendite all'estero rispetto allo stesso periodo del 2021 e le esportazioni hanno superato per la prima volta quota 7,1 miliardi.

Il turismo enogastronomico è esploso negli ultimi anni e appare destinato a crescere ancora. Solo l'enoturismo vale 2,5 miliardi di euro l'anno

Secondo Garibaldi, "la vocazione del territorio italiano per l’enogastronomia risponde alla sua variegata poliedricità. Parliamo, infatti, di un ecosistema in cui prendono vita le forme più esaltanti della magnificenza sensoriale. I luoghi meno noti e le aree territoriali alternative alle metropoli sono l’ossatura del Bel Paese. Luoghi su misura ed a misura.

Il turismo enogastronomico è turismo culturale e ha un forte impatto sulla comunità dal punto di vista identitario, sociale ed economico. Sempre più turisti identificano nell’ enogastronomia modalità per vivere pienamente i territori e vogliono eventi legati a quel tipo di esperienza.  
Contribuisce a migliorare l’immagine del territorio, stimola la creatività e la nascita di nuove collaborazioni tra gli stakeholders, favorisce la salvaguardia e la valorizzazione delle tradizioni culturali e delle risorse locali, rafforza i legami tra aree urbane e rurali. L’enogastronomia consente di dar voce anche ad aree rurali e montane distanti dai grandi centri urbani e sono per questo momenti di ricostituzione della comunità ed al contempo volano di conoscenza delle realtà meno note. Il futuro del turismo richiede una riorganizzazione dei calendari e dei processi per creare sinergie sul territorio e un’attenta pianificazione: ad esempio, attraverso un calendario meno dispersivo ma capace di veicolare circostanze mirate di sviluppo. La politica e gli operatori dell’ospitalità hanno un ruolo primario per diventare il fattore di crescita esponenziale del settore. 
Allo stesso tempo noi istituzioni dobbiamo essere al loro fianco per accompagnarli in questa transizione economica, tecnologica e sociale nel miglior modo possibile". 

Dove vede la vera bellezza dell'Italia?  

"Vorrei invertire la domanda. E’ difficile rintracciare la parte spuria di una Penisola che in pochi metri quadrati riesce a concentrare ogni tipo di esperienza. Finché sarà in grado di produrre emozioni potrà dirsi sempre terra di valore. ll patrimonio storico, artistico e culturale, il patrimonio naturalistico e paesaggistico e i servizi collegati come ospitalità e trasporti nonché il Made in Italy design-driven danno un contributo decisivo al Pil.  

Pochi Paesi possono competere con l’Italia quanto ad attrattive, prima al mondo com'è per numero di siti Unesco, ben 55. Le città d’arte vantano innumerevoli monumenti e capolavori di fama internazionale, i piatti della tradizione gastronomica sono imitati in tutto il mondo e il territorio è un maestoso mosaico di vette innevate, promontori a picco sul mare, laghi e valli plasmati dalla natura. L'Italia porta alla scoperta di emozionanti itinerari da percorrere con ogni mezzo: in auto, in moto, a piedi e in bicicletta soprattutto in un momento in cui acquista valore la dimensione dello spazio. L'Italia, infatti, con la sua capacità di reinventarsi e stare al passo con i tempi, risponde in pieno alle condizioni rinnovate.

E' il momento dei cammini, della riscoperta di percorsi naturalistici e all'aperto che richiedono piccoli gruppi, delle città da vivere con tempi e modalità slow che consentono di assaporare con più intensità le esperienze a ritmi sostenibili. Esperienze esclusive da rendere accessibili a tutti con le accortezze del caso. Vi auguriamo di godere, nel rispetto delle misure di sicurezza, al meglio l'esperienza nel Bel Paese per cogliere tutta l'autenticità dell'arte del buon vivere all'italiana. Un lifestyle esclusivo e intramontabile. Clima, eleganza, buon cibo, arte e cultura sono un'osmosi di cui non si potrà più fare a meno. Si entrerà nel mood del vivere all'italiana per imparare a "fare" e non solo a  guardare, con itinerari su misura e in ogni stagione. In Italia si vivono esperienze emozionalmente ricche, basate su storie che cuciono insieme il vissuto e che possano essere narrate al ritorno con un bagaglio rinnovato di saperi. Vacanze che saldano e costruiscono relazioni nel tempo con i compagni di viaggio e gli abitanti dei luoghi. Benvenuti in Italia. In questo il contributo sostanziale è anche del capitale umano che va tenuto al centro".

La sua personale esperienza più bella, quella indimenticabile? "Ogni anno assaggiare l’Italia con la mia piccola grande bambina è il modo migliore per guardarla con occhi sempre rinnovati ed avere un approccio sempre entusiasta. Mi fa notare cose che conosco ma alle quali magari non faccio più caso dopo tanti anni di viaggio in giro per la Penisola. Sa darmi anche ottimi consigli sulle prospettive del domani. Lo sguardo dei giovani va sempre considerato".

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