Da Fabriano a Sydney: Storie di carta, prodotto italiano
La carta. Leggera e delicata ma anche tenace e funzionale. E’ la materia a cui per secoli l'uomo ha affidato la parola scritta, il calcolo scientifico e l’espressione artistica. La sua storia, in Europa, si è sviluppata lungo una linea di intuizioni e rivoluzioni geniali che per secoli hanno trovato fulcro, almeno in gran parte, in un borgo marchigiano sulle rive del fiume Giano: Fabriano.
Nel dicembre scorso, la macchina continua F3 del Gruppo Fedrigoni, che dal 2002 detiene anche il marchio Fabriano, ha completato il suo ultimo giro, producendo l’ultima bobina per ufficio in 50 anni di storia della Giano srl. Riecheggiava ancora la notizia quando a Sydney, in Australia, si svolgeva la mostra “Alla Prima - Maestri dell’acquerello italiani e australiani”, curata da David van Nunen OAM, Presidente dell’Australian Watercolour Institute, e Giorgio Pellegrini, Direttore emerito del Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, che hanno selezionato una quarantina di opere.
Ospitato presso l’Istituto Italiano di Cultura dal 12 dicembre 2024 al 24 gennaio 2025, l’evento, nato dalla collaborazione tra l’Australian Watercolour Institute, il Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, il Comune di Fabriano e il Premio Biennale Internazionale "Fabriano Watercolour 2024", ha rappresentato “un omaggio alla storia di uno straordinario prodotto italiano, la carta - ha commentato il Direttore dell’Istituto Paolo Barlera. “E’ stata una coincidenza, non vi era relazione con gli sviluppi aziendali marchigiani, ma siamo felici di aver mandato un segnale a quella che è considerata la migliore carta al mondo, in particolare per le opere artistiche e in generale uno spazio di espressione e creatività. Fabriano e la carta italiana sono sinonimo di qualità e simbolo d’eccellenza del Made in Italy.”
In Australia i visitatori hanno potuto apprezzare, oltre ai temi degli acquerelli, anche il medium in sé, il pregio e la varietà delle grammature. In 760 anni di attività, i maestri cartai hanno fatto la storia della carta europea con tre grandi innovazioni che la distinguevano da quella asiatica: l’uso della gelatina animale per impedire le muffe, la filigrana come contrassegno di provenienza del foglio e la pila a magli multipli che ha aperto alla meccanizzazione del processo produttivo. Innumerevoli anche i personaggi storici fruitori dei fogli prodotti a Fabriano, come testimoniano gli schizzi di Raffaello, le epistole di Michelangelo, i manoscritti di Beethoven e le lettere in carta filigranata redatte di Garibaldi nell’esilio di Caprera. Curiosi e divertenti pure i disegni di Federico Fellini sui personaggi dei suoi film.
Oggi la carta è anche diventata simbolo del profondo cambiamento culturale in corso. La digitalizzazione dei documenti, i risparmi energetici e le crescenti attenzioni ambientali sono alla base della crisi della carta da ufficio che dal 2019 ha ridotto del 42% la produzione a livello globale, si legge in una nota del gruppo. Per questo l’azienda ha dichiarato di concentrare sforzi e investimenti sui segmenti a maggior valore aggiunto, come le carte per l’arte e il disegno, oltre ai prodotti di cartoleria e le carte di sicurezza, usate per prevenire la contraffazione.
Quanto a Sydney, l’evento ha riscosso un inaspettato successo di pubblico e affluenza costante, è stato sottolineato dagli organizzatori, a conferma che l’iconica F azzurro cielo del logo, ideata nel 1971 dal designer milanese Carlo Cattaneo, mantiene intatta la sua forza di garanzia, la capacità evocativa e un potere di fascinazione che arriva anche nei luoghi più lontani.
12 febbraio 2025
11 febbraio 2025