instagram
20 maggio 2025
di Ada Capitani

100 anni di Ossi di Seppia in 100 scatti

twitterfacebook


Cento anni fa vedeva la luce la prima edizione di Ossi di Seppia uno dei testi poetici firmato da Eugenio Montale più rappresentativi del Novecento. La prima edizione è del 1925, costava sei lire e fu stampata in una tiratura limitata di mille copie. Per soffrire su questo prestigioso anniversario  Palazzo Ducale di Genova ospita fino al 29 giugno 2025 una mostra fotografica "Meriggiare pallido e assorto. Eugenio Montale: 100 immagini per i 100 anni di Ossi di seppia" con al centro l'opera di tre giovani talenti italiani – Iole Carollo, Anna Positano e Delfino Sisto Legnani.

 

 

I tre fotografi hanno preso spunto proprio da Ossi di Seppia realizzando 99 scatti originali in cui sono creativamente riprodotti i luoghi che hanno ispirato la raccolta. Come centesimo scatto la mostra espone il celebre ritratto del poeta con la sua upupa, realizzato da Ugo Mulas. Le fotografie costruiscono un racconto fatto di segni, vuoti e tensioni, in cui il paesaggio non è mai un’immagine fissa e compatta, ma un insieme di dettagli e rotture. Ogni immagine suggerisce che nulla è mai davvero integro o definitivo, ma parte di un processo di trasformazione e memoria stratificata, esattamente come nella poetica di Montale, in cui la natura si fa simbolo dell’inquietudine e della distanza dell’uomo moderno dal mondo che lo circonda. Attraverso un’indagine visiva che alterna il dettaglio ravvicinato all’ampiezza del paesaggio, la fotografia diventa uno strumento per osservare il modo in cui la natura si scompone e si riorganizza, trasformandosi continuamente. Piante, rocce, scogli e particolari del paesaggio naturale marino e terrestre e, anche, urbano diventano segni di questa trasformazione, raccontando la frammentazione della materia e la stratificazione del tempo. 

“Questa non è una semplice mostra celebrativa. O meglio, per certi versi lo è, ma in maniera diversa, più feconda oserei dire – sottolinea la direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Ilaria Bonacossa – Il progetto, infatti, parte da lontano e, come è consuetudine di Palazzo Ducale ormai, ha messo in moto energie in grado di cogliere opportunità nazionali e innovative. Il coinvolgimento istituzionale del Ministero della Cultura e la presenza prestigiosa di Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori sono atout preziosi per la città. Inoltre, celebrare un intellettuale come Montale, capace di parlare in modo moderno e potente a tutti, e farlo attraverso la lente di tre giovani fotografi che sperimentano e indagano nuovi percorsi è senz’altro un segno distintivo della politica culturale che Palazzo Ducale ha intrapreso: valorizzare la Tradizione grazie anche a nuovi sguardi e nuovi stimoli”.

Organizzata da Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova ed Electa, la mostra (sostenuta da Strategia Fotografia 2024, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, il catalogo della mostra è invece di Electa) espone quindi edizioni originali e fotografie d’epoca che tracciano un percorso poetico che dalla prima edizione degli Ossi porta al 1975, anno in cui a Montale viene attribuito il Premio Nobel per la letteratura. Evento a cui la rassegna dedica un approfondimento con la documentazione dello storico settimanale Epoca e le foto originali di Domenico Porzio che accompagnò il poeta genovese all’Accademia di Svezia in occasione della proclamazione. Per uno strano gioco di coincidenze del destino il prestigioso riconoscimento cadeva a cinquant’anni esatti dalla prima pubblicazione di Ossi di Seppia. 

 

Tag

Seguici su

instagram