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27 febbraio 2024
di Rosario Stanizzi

Il figlio del vento

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“Io sono Varenne, il figlio del vento”. E’ raccontata in un docufilm la storia del cavallo più forte di tutti i tempi.  Le sue imprese e i suoi trionfi sono narrati in una produzione esclusiva dell’emittente televisiva del Masaf, visibile sul canale 151 del digitale terrestre, sulla piattaforma di Sky, canale 220, e su quella di Tivùsat, al canale 51. La ‘voce’ di Varrenne è di Luca Ward, attore e doppiatore, interprete in maniera magistrale dei "pensieri" del cavallo. Presenti all'anteprima - nella splendida Casa del Cinema a Largo Marcello Mastroianni, nel cuore di Villa Borghese, al centro della Capitale – nel corso di un evento presentato da Eva Crosetta, tra gli altri, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il direttore generale di Sport e Salute Diego Nepi, il pugile Clemente Russo, il giocatore della Roma, proprietario di numerosi cavalli, Sardar Azmoun, l'ex calciatore Zibì Boniek.

 


"Questo speciale su Varenne è la prima produzione originale televisiva di EQUtv - ha commentato Eugenio De Paoli, responsabile operation e prodotto di Epiqa e curatore del documentario - e vuole porsi come esempio di valorizzazione non solo del canale EQUtv e di tutte le professionalità che lavorano per l'emittente tv, ma anche del patrimonio dell’ippica. Vorrei ringraziare Varenne Futurity ed Enzo Giordano per la preziosa collaborazione, senza la quale questo progetto non avrebbe potuto vedere la luce. Un ringraziamento speciale anche a Luca Word, che con la professionalità che lo contraddistingue, ha dato ‘voce’ in maniera magistrale a quelli che ho immaginato essere i pensieri di Varenne”.

 


Dal mantello Baio, color scuro-tabacco con la caratteristica macchia bianca tra gli occhi, nel corso della sua carriera è stato soprannominato ‘Il Capitano’, entrando di diritto nel cuore di tutti gli appassionati delle competizioni equestri e non. Un punto di vista inedito, quello del campione Varenne che, grazie alla voce di Ward, racconta dei suoi successi e delle sue cadute, dalla sua prima corsa a Bologna, il 4 aprile del 1998, quando ruppe di galoppo e fu squalificato, fino alla stagione 2001, quella della consacrazione a dominatore del trotto mondiale. Un viaggio poetico nel passato, grazie alle telecronache delle sue imprese, e nel presente, quello della sua residenza attuale, presso la ‘Tenuta il Cigno‘, nel paese di Villanterio, in provincia di Pavia, accudito come sempre dalla sua lad Daniela Zilli, dove sono state girate le riprese del documentario.

 

La storia di Varenne è stata realizzata grazie alle riprese e all'archivio storico di EQUtv e sarà trasmessa sull'emittente televisiva in anteprima lunedì 26 febbraio alle ore 21 e, in replica allo stesso orario, il 19 di marzo, il 19 aprile e il 19 maggio, quando ricorrerà il suo ventinovesimo anno. "E' bellissimo ed emozionante – ha detto Giampaolo Minnucci, storico driver di Varenne presente all’anteprima  del docufilm - io mi ricordo tutto alla perfezione minuto per minuto, metro per metro. Ha fatto, abbiamo fatto, io ero sempre secondo, la storia di un grande campione italiano, un prodotto italiano. Quando siamo stati in America tutti lo volevano ma il proprietario Enzo Giordano mi disse: 'Il cavallo lo riporto a casa perché è un patrimonio italiano'".

 


"Si tratta di un lavoro corale di tutta la produzione di Epiqa per celebrare una eccellenza del patrimonio italiano. Sono orgogliosa dl risultato finale" - ha detto Maria Chiara Polselli, ad di Epiqa. 
Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech, ha rilevato che "il punto di vista di Varenne, è il colpo geniale di questo corto. Lo sport regala emozioni, ora speriamo che questo film sia una spinta per questo settore e un buster per il lancio questa estate per il nuovo ippodromo di trotto che andiamo ad inaugurare a giugno a Milano e che deve tornare ad essere la Scala del Trotto".
“Nel mio ricordo Varenne non ha mai perso – ha detto - Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute - e scoprire che è successo è qualcosa che mi ha colpito, nel nostro immaginario collettivo i nostri mostri sacri dello sport non perdono mai ed è meraviglioso sapere come è iniziata la sua storia”.
Una storia che ancora emoziona e che, con questo docufilm, si può rivivere. Con “il fruscìo delle foglie mosse dal vento, il rumore in lontananza dello scalpitìo di un cavallo, una voce profonda che ti proietta nel mondo di un campione, dell’unico cavallo capace di conquistare non solo l’Italia ma il mondo intero”. Varenne, il figlio del vento.

 

 

 

 

 

 

 

 

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