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26 luglio 2023
di Antonio Boni

Arte da record

YPM_Exécution, après Goya YPM_Exécution, après Goya  
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Nel 2006 quando è nata è stata il primo esempio di fondazione culturale pubblico-privata in Italia.  La Fondazione Palazzo Strozzi ha al suo attivo oltre 60 mostre che spaziano dall’arte antica a quella moderna e contemporanea. Importanti le collaborazioni con artisti internazionali e note le esposizioni premiate e acclamate dalla critica come Pontormo e Rosso Fiorentino. Divergenti vie della “maniera” (Firenze, Palazzo Strozzi 8 marzo-20 luglio 2014 con 150.000 visitatori), Verrocchio, il maestro di Leonardo (Firenze, Palazzo Strozzi, 9 marzo - 14 luglio 2019 con una sezione speciale al Museo Nazionale del Bargello, con 140.000 visitatori) o Donatello, il Rinascimento (Firenze, Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello 19 marzo - 31 luglio 2022 con 150.000 visitatori).

Dal 2015 a dirigere questo luogo magico dove la storia rinascimentale vive con l’arte c’è Arturo Galansino che ne ha fatto il punto di riferimento nel panorama culturale italiano per l’arte contemporanea attraverso grandi mostre e progetti site specific con i più grandi nomi della scena internazionale.

Basti ricordare il record di Ai Weiwei. Libero che tra il 2016 e il 2017 ha portato 150.000 visitatori, quello di Marina Abramović. The Cleaner con 180.000 visitatori, ma anche Bill Viola. Rinascimento elettronico (oltre 100.000 visitatori), o di Jeff Koons. Shine (oltre 170.000 visitatori).

Numeri che si inseguono al rialzo come è anche emerso dal rapporto annuale della Fondazione di Palazzo Strozzi 2022 presentato lo scorso giugno. “Il 2022 ha segnato una conferma e un rilancio del nostro approccio a creare un dialogo reale ed efficace fra tradizione e innovazione - racconta Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi -  Ogni progetto è il risultato dell’incontro tra il nostro Palazzo e gli artisti, o di ricerche e studi che restituiamo attraverso una mostra, che non si limita mai a essere un mero display ma una piattaforma per la creazione e la diffusione della cultura".

L’anno d’oro ha visto infatti 340mila visitatori entusiasti di aver visto mostre che hanno segnato il dibattito culturale a livello internazionale. Nel corso dell’anno si sono succeduti tre progetti espositivi: la grande esposizione dedicata a Donatello, uno dei padri del Rinascimento, il progetto Let’s Get Digital! dedicato alla rivoluzione dell’arte degli NFT e la mostra Nel tuo tempo, che ha proposto una visione totalmente unica del Palazzo da parte del celebre artista contemporaneo Olafur Eliasson.

Successi che hanno ribadito la natura di Palazzo Strozzi come laboratorio per l’arte e la cultura nel segno della ricerca scientifica e dell’accessibilità. La sfida si rinnova anche nel 2023 e la bellissima dimora rinascimentale dove si è appena conclusa “Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye” promossa e organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è pronta per ospitare “Yan Pei-Ming. Pittore di storie”.

Dal 7 luglio al 3 settembre sarà la più grande mostra mai dedicata in Italia all’artista celebre per tele monumentali che uniscono storia e contemporaneità. Parte del progetto Palazzo Strozzi Future Art sviluppato con la Fondazione Hillary Merkus Recordati la rassegna rende omaggio a Yan Pei-Ming che esplora nelle sue opere generi come il ritratto, il paesaggio, la natura morta e la pittura di storia. Unendo tradizione occidentale e orientale, i suoi dipinti prendono vita da ricordi o fotografie che intrecciano riferimenti personali oppure temi universali della cultura visiva: celebri opere d’arte, personaggi pubblici e soggetti intimi dialogano nella sua opera per riflettere sulla condizione umana tra forme convenzionali e attualità, realtà e immaginazione.

L’esposizione propone così un percorso tra monumentali installazioni, ambienti intimi e forme conturbanti, creando un originale e coinvolgente dialogo con l’architettura e il pubblico di Palazzo Strozzi. Attraverso opere storiche e recenti produzioni, Palazzo Strozzi diviene un luogo integro e frantumato allo stesso tempo in cui il visitatore è chiamato a mettere in discussione i propri sensi e a esplorare i limiti e le potenzialità del nostro rapporto con la realtà. Esplorando generi diversi i suoi dipinti prendono vita a partire dal modello di immagini fotografiche estrapolate ora da immagini personali, ora da copertine di giornali ma anche still cinematografici o celebri opere della storia dell’arte.

Ad alternarsi nelle sale ci sono monumentali autoritratti e ritratti della madre e del padre o di personaggi storici come Mao Zedong e Adolf Hitler insieme a originali reinterpretazioni di opere come la Monna Lisa di Leonardo o l’Innocenzo X di Velázquez o di due copertine della rivista «Time» dedicate rispettivamente nel 2008 al presidente russo Vladimir Putin e nel 2022 a quello ucraino Volodymyr Zelensky.

In diretta connessione con l’Italia l’esposizione ospita inoltre una sequenza di dipinti legati a celebri immagini fotografiche che hanno documentato drammatici momenti della storia italiana del Novecento, in una sorta di trilogia di deposizioni laiche: l’esposizione a testa in giù dei corpi di Benito Mussolini e Claretta Petracci a Piazzale Loreto a Milano nel 1945; il ritrovamento di Aldo Moro nel bagagliaio di un’auto a Roma nel 1975, il corpo riverso di Pier Paolo Pasolini all’idroscalo di Ostia nel 1978. Nato a Shanghai nel 1960, Yan Pei-Ming si trasferisce nel 1980 in Francia, dove oggi vive e lavora. Come egli stesso afferma: «Presumo di essere un artista cinese ed europeo, ma sono prima di tutto un artista». E in ottobre sarà la volta di un altro grande:  Anish Kapoor (7 ottobre 2023 – 28 gennaio 2024) celebre maestro che ha rivoluzionato l’idea di scultura nell’arte contemporanea. 

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