Pino Musi. Courtesy of Fantini Mosaici
22 giugno 2022,
di Guendalina Dainelli
Arte

Durezza e purezza. Sfarzo e fantasia. Sacro e profano. Le mille e una rotta del marmo italiano

 Pino Musi. Courtesy of Fantini Mosaici

Perlato di Sicilia : tonalità avorio arabescato, ricordi di madreperla. Marmo Portoro: pregiato, nero, arriva dal Golfo dei Poeti. Marmo bianco di Lasa : figlio del Tirolo, nobile e cristallino, è purezza e perfezione.

Marmi italiani. Sono le pietre più desiderate  tra le dune degli Emirati Arabi Uniti. Qui dove ogni capriccio diventa realtà, tutto si (tras)forma, smalto, conchiglie, oro zecchino.

Magnifica è la Grande Moschea di Abu Dhabi, la terza nel mondo arabo. E brilla di genio italiano, quello di Fantini Mosaici, una vera e propria istituzione. Nel 2004 la famiglia reale degli Al Nayhan mise a disposizione un aereo privato per Enrico Fantin, Ceo e presidente: doveva presentare uno dei pitch più importanti della storia aziendale. E’ la storia di una passione che ha attraversato 5 generazioni (122 anni nel 2022) e del faraonico progetto di rivestimento interno della Grande Moschea.

Cuore italiano, motivi floreali delicatissimi, declinati in mille tonalità e materiali. Manifattura eseguita a Milano, oro e smalti provenienti dall’Italia, il marmo bianco purissimo di fondo dalla provincia di Bolzano, un trionfo di marmi insieme policromi da tutto il mondo. Un’opera grandiosa, nella realizzazione e nel trasporto, sostenuta dal governo italiano con la SACE,. Una commessa da oltre 40 milioni di euro, visitata da circa 6.6 milioni di persone (in tempi pre-Covid).

E di strada ne ha fatta la famiglia di origine friulane, all’anagrafe “Fantin”, con una “i” aggiunta nel marchio che è un nome d’arte. Nell’architettura degli Emirati, firmano anche il Palazzo presidenziale di Abu Dhabi, dimore di sceicchi, il Palazzo Versace di Dubai.

Gianni Versace. Un rivoluzionario del classico. Miami Beach. Mercato globale. C’è un filo della storia della famiglia Fantin che porta in Florida, tra le palme, la spiaggia bianca, lo struscio di Ocean Drive, dove negli anni Novanta, lo stilista commissionò i mosaici per la favolosa Casa Casaurina, poi divenuta un esclusivo hotel.  Compendio di lusso estremo, citazioni mediterranee, come la greca, simbolo della Maison. La villa Deco’ è un prestigioso biglietto da visita di Fantini.

Mille tessere di un luccicante portafoglio che è storia, cultura, impresa:  la Galleria Vittorio Emanuele II, l’Accademia delle Belle Arti di Brera, boutique e show room d’alta moda a Macau, New York, nomi che sono l’essenza dello stile, Dior, Cartier, Prada, Bottega Veneta, Gucci, Hermès, Louis Vuitton. Il domani? E’ oggi, è sui tavoli dei laboratori milanesi con gli schizzi e le prime bozze di materiali che andranno a decorare le dimore di regnanti, capi di Stato e di governo. Mille tessere di nuovi mosaici, in attesa di prendere il volo.

Seguici su