Capolavori del grande schermo come 8 1⁄2 di Federico Fellini, Vacanze romane e Marie Antoinette di Sofia Coppola, fino a opere preziose e sconosciute, come Rapsodia Satanica di Nino Oxilia o La Mode de Paris, una miscellanea di filmati introvabili, ripresi nei grandi atelier parigini. E’ il programma di 36 film che compone “Cinemoda Club” atteso dal 25 al 27 settembre durante la Milano Fashion Week. Si tratta della prima rassegna cinematografica promossa da Vogue Italia e Kering, curata da Gian Luca Farinelli, critico e direttore della Cineteca di Bologna, insieme all’attrice e regista Valeria Golino, madrina dell’iniziativa che con il suo variegato palinsesto esplora il dialogo creativo tra moda e cinema.
Audrey Hepburn che, in abito lungo, rosso, firmato Givenchy, scende la grande scalinata dell’Opera Garnier in Funny Face; stilisti che vestono il cinema, da Elsa Schiaparelli per Moulin Rouge del 1952 a Coco Chanel con The Greeks Had a Word for Them e Giorgio Armani, che insieme a Karl Lagerfeld disegna i costumi di Tacchi a spillo di Pedro Almodóvar; infine un viaggio nel mondo della moda stessa, nelle conversazioni tra Wim Wenders e Yohji Yamamoto, Yves Saint Laurent nel film omonimo, Carine Roitfeld in Mademoiselle C e con il documentario su Franca Sozzani.
Nel mezzo, le storie d’amicizia e rivalsa raccontate attraverso i dettagli degli abiti che hanno rappresentato battaglie identitarie, dallo streetwear di Do the Right Thing di Spike Lee al disco style di Saturday Night Fever fino al Rocky Horror Picture Show.
Un percorso che racconta il cinema e la moda come riflesso della vita, nelle fantasie d’amore che hanno fatto la storia grazie ai qipao indossati dalla signora Chan di In the Mood for Love e con le giovani ragazze di Agnès Varda, Greta Gerwig e Alice Rohrwacher, che dentro agli abiti sono cresciute e diventate donne.