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5 dicembre 2025,
di Laura Antonini

Aspettando Milano Cortina: La magia della montagna nella collezione Salce

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C’è il racconto dell’evoluzione degli sport invernali dalle prime esperienze all’affermarsi del turismo sportivo, attraverso i cambiamenti nella vita quotidiana e l’impatto profondo sul paesaggio montano. E c’è la documentazione di quella che è stata una vera rivoluzione sociale, allorché l’inverno, da stagione temuta, che per molti, soprattutto in alta montagna, significava povertà, difficoltà, isolamento, si è trasformata nel momento migliore per le comunità montane e i loro ospiti. 

La mostra “Un magico inverno. Bianche emozioni dalla Collezione Salce", fino al 29 marzo al Museo Nazionale Collezione Salce ( la più grande raccolta di grafica pubblicitaria italiana donata allo Stato dal collezionista Ferdinando Salce nel 1962), curata da Elisabetta Pasqualin fa rivivere la magia dei picchi innevati, le atmosfere delle stazioni sciistiche delle Alpi, il nascere dei mercatini di Natale grazie alla collezione di manifesti Salce.

Ma i manifesti sono solo uno degli elementi questa ampia esposizione che accoglie anche documenti video, cimeli, scarponi e attrezzi sportivi, materiali e documenti storici. Una rassegna a cui collaborano con importanti prestiti il Museo della Emigrazione di Belluno e il “Museo dello scarpone e della calzatura sportiva” dello Sportsystem di Montebelluna. Tra i “reperti” di quest’ultimo, scarponi e materiali ideati e creati dalle maestranze delle aziende montebellunesi, indossati dai più grandi campioni. Ad introdurre il racconto della prima edizione italiana delle Olimpiadi di Cortina c’è poi la Torcia Olimpica del ’56, e accanto a tanti reperti storici anche elementi di attualità come i poster vincitori del bando promosso dal Ministero della Cultura, riservato ai giovani, per un manifesto olimpico.

“Il Museo Salce – afferma la sua direttrice Elisabetta Pasqualin - apre le porte ad una mostra che vuole raccontare l’inverno sotto ogni suo aspetto, duro e difficile quando la natura era matrigna, emozionante e divertente quando gli sport invernali si scoprono risorsa importante. A coronare il racconto ovviamente non possono mancare i manifesti della collezione, dai quali parte il filo rosso che lega la straordinarietà del racconto della montagna e dei Giochi Olimpici Cortina 1956 alle emozioni di quelli di Milano Cortina 2026”.

 

 

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