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23 dicembre 2022
di Silvia Inghirami

Mercatini di Natale, fascino senza tempo

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Luci e suoni, arte e artigianato, delizie per il palato e decorazioni. Esplosioni per tutti i sensi nei mercatini di Natale, divenuti negli anni un appuntamento imperdibile della tradizione italiana: momenti di svago per gli abitanti e occasioni turistiche per i viaggiatori. Dai centri di montagna alpima, la magia dei villaggi di legno, abete e porpora ha conquistato tutta la penisola. 

"Sarebbe riduttivo basarsi solo sui mercatini più storici perché ovunque in Italia si sta sviluppando un vero e proprio culto con villaggi sempre più attrezzati e affascinanti", spiega Ivana Jelinic, ad di Enit. "Punti saldi in termini di storicità sono i mercatini di Natale di Bolzano, i più antichi d’Italia. Ma vengono in mente San Gregorio Armeno, Merano, Bressanone, Vipiteno, Brunico, e poi ancora Chianciano terme, Montecatini terme, la fabbrica del Natale a Montepulciano. Il villaggio delle meraviglie a Porta Venezia a Milano e Oh Bej! Oh Bej!, la fiera secolare che si svolge in occasione di Sant’Ambrogio in Piazza Duomo così come i mercatini al castello di Limatola di Grazzano e in Valle d’Aosta con il villaggio con 50 chalet di legno, o la riviera del Garda e la Liguria con il villaggio per dormire a casa di Babbo Natale o il lago di Viverone".

"I poetici villaggi di cui si ammanta l’Italia nel periodo natalizio - prosegue Jelinic - con un fascino tutto nostrano sono un’impalcatura del nostro sistema turistico. Non è un caso che sia le prenotazioni aeree che le prenotazioni alberghiere, già solo online, fanno registrare un grande interesse per l’Italia proprio nel periodo natalizio con dati assolutamente incoraggianti che stanno per raggiungere i livelli del 2019".

Ai visitatori le bancarelle non offrono solo dolciumi e palle di Natale: candele, gioielli, oggetti per la casa, cappelli, sciarpe e guanti, giocattoli, soprammobili, tante piccole idee per i doni da mettere sotto l'albero. E spesso vere chicche dell'ingegno e della maestria degli artigiani locali. "Al di là dei singoli prodotti - sottolinea Jelinic - vanno apprezzate le atmosfere regalate dalle strade in festa, dalle piazze addobbate, dei presepi viventi, delle luminarie che amplificano la magnificenza dei luoghi e danno vigore e lustro al folklore italiano e alle tipicità dei luoghi e al patrimonio identitario nostrano.

Quello che emerge è che in Italia si è circondati di meraviglia a tal punto che appare inderogabile per i viaggiatori stranieri pianificare del buon tempo speso qui con una vacanza italiana. In Italia sono innumerevoli le attrazioni e gli eventi che si possono vivere a Natale sotto le feste. Durante questo periodo le vie, vicoli, cortili dei centri piccoli e grandi prendono vita con la musica delle bande, con cori di zampogne, con la bontà dei prodotti del territorio. Natale, quindi, è un modo per l’Italia per farsi portavoce dei propri valori, della propria identità, della propria tradizione, della propria cultura".

I mercatini non sono quindi solo folklore: possono tramandare cultura e rappresentare un volano per il turismo, spostando anche i flussi dai grandi centri a favore dei paesini della provincia. "E’ un territorio che pullula di input quello italiano - osserva l'ad di Enit - Piccoli centri diventano grandi attrattori per i turisti europei ma anche per quelli d’oltreoceano, come ad esempio gli americani che stanno tornando nel nostro Paese".

Tappa fondamentale per questi flussi turistici è sicuramente l'Alto Adige e il Trentino ma anche città d’arte come Verona, dove sono presenti oltre 100 espositori. E ancora Aosta, con 40 chalet che offrono specialità locali, prodotti d’artigianato. Luci d’artista a Torino con l’albero di Natale in piazza Castello o il villaggio di Natale in piazza Solferino; e poi il magico paese di Natale di Asti, con la casa di Babbo Natale nello splendido castello reale di Govone e vicino il presepe vivente di San Damiano d’Asti. Scendendo si fa tappa ad Arezzo, con la visita al giardino di Natale e la casa di Babbo Natale, e poi Napoli, con i presepi di San Gregorio Armeno e di Santa Chiara, fino a Salerno, con le luci d'artista.

Ma con la 'moda' dei mercatini,si riesce a mantenere uno standard di qualità dell’offerta? "Non solo l’offerta turistica legata ai mercatini di Natale è sempre più di qualità - risponde Jelinic - ma si sta sviluppando anche una modernizzazione di molti dei prodotti della tradizione legati alla Natale, sia in termini gastronomici che artigianali e legati all’intrattenimento e alla promozione. Il pubblico è sempre più esigente, e coinvolge anche target differenti: per questo, chi sviluppa il filone legato al turismo natalizio deve essere pronto a soddisfare una domanda plurima e variegata. Si è sempre più saturi di informazioni ed è sempre più difficile arrivare a stupire i viaggiatori. Il lavoro è quindi su tutto l’anno e deve essere incentrato proprio sulla capacità di offrire un prodotto che sia sempre al passo con i tempi, in grado di produrre un 'effetto wow'".
 

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