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15 aprile 2023
di Maria Rita Nocchi

Luci del Sud 

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Cultura popolare, danza, musica, cinema e teatro. Sono gli elementi fondanti che ispirano l’arte di Marinella Senatore, nata 46 anni fa a Cava dei Tirreni, artista multidisciplinare per eccellenza che ama lavorare anche con le luci, prendendo spunto dalla tradizione della sua terra di origine. 

“Io lavoro principalmente con la partecipazione, sia come metodologia che come contenuto delle mie opere – spiega a Mag che l’ha incontrata a Miart 2023, dove è rappresentata dalla Galleria Mazzoleni di Londra e Torino -  Creo grandi assemblee di comunità, cioè momenti di incontro per generare l’opportunità di  un cambiamento sociale. Dal 2006 ad oggi ho coinvolto in questi progetti 8 milioni di persone, di 24 diversi paesi”.

Senatore è conosciuta in Italia e anche all’estero per le sue installazioni luminose, sculture di luce, che attingono alle nostre radici profonde. “Prendono dalla tradizione delle luminarie nel Sud Italia il concetto di festa collettiva, di architettura effimera che crea degli spazi speciali.  La struttura delle sculture di luce parte dai rosoni delle cattedrali barocche, poi io ne faccio una rivisitazione personale perché è un’epoca che a me piace molto".

In Fiera a Milano l’artista presenta per la prima volta alcuni collage su temi teatrali nonché “i nuovi collage della mia collaborazione con il teatro dell’opera di Roma, che mi ha invitato a illustrare tutti i titoli della loro programmazione,  e poi un polittico. Io lavoro molto sull’aggregazioni di elementi – spiega - sia quando facciamo performance che lavori su carta. Nel caso del polittico parliamo di un lavoro pittorico che ha anche delle scene e delle immagini molto iconiche, addirittura la presenza di reali personaggi che hanno partecipato alla costruzione dei mie progetti. Ci sono elementi a me cari, come le citazioni femministe e l’emancipazione che è uno dei concetti principali sui quali si fonda la mia ricerca”.

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