Korean Airlines
1 luglio 2025,
di Guendalina Dainelli

Korean Air sceglie Frette

Korean Airlines

A Concorezzo non ci sono dubbi. “Perché la compagnia aerea coreana voleva creare una “seamless experience” per il cliente, dall’albergo a cinque stelle al lounge dell'aeroporto, fino all’imbarco.” Filippo Arnaboldi, CEO del gruppo del tessile brianzolo Frette, descrive senza malcelato entusiasmo l’ultima conquista dell’azienda: sarà uno dei principali contributori alla nuova immagine di Korean Air che, dopo la recente fusione con Asiana Airlines, diventerà una delle più grandi compagnie aeree asiatiche. “Chi dorme tra lenzuola Frette, in albergo o a casa, sa apprezzare l’altissima qualità dei nostri prodotti. I clienti della first class, limitata ad appena sei cabine completamente distaccate dal resto dei passeggeri, e quelli della Business Class potranno ritrovare a bordo i parametri del comfort più assoluto e le consuetudini di casa.” 

Quella che parte nel 1860 da Grenoble, in Francia, e arriva a Seoul, in Corea del Sud, nel marzo 2025, è una lunga e luminosa storia del Made in Italy. Ma, per l'appunto, che cosa si intende oggi per Made in Italy? “Il design, l’ingegnerizzazione, la creatività. I materiali, naturalmente, non possono essere tutti italiani. Il cotone, le sete sono importate, arrivano dall’India, dal Sud America, ma il processo di convertizzazione, cioè di lavorazione e nobilitazione delle materie prime, avviene sotto il rigido controllo dell’azienda, anche in paesi extra Unione Europea come la Turchia. Quello che noi garantiamo come Made in Italy è l’esperienza finale del consumatore, vale a dire l'eccellenza.” 

 

 

Fondata dal francese Edmond Frette, trapiantata dopo appena due anni, nel 1862, sulle rive del fiume Lambro, Frette è diventata in breve tempo uno dei pilastri dell'eccellenza manifatturiera della Brianza. Già nella seconda metà dell’Ottocento era famosa per la lavorazione a telaio del filato damascato Jacquard, ha prodotto la biancheria reale dei Savoia, che richiedevano lo stemma ricamato su ogni pezzo, e nel 1903 ha brevettato un esclusivo processo di finissaggio. Irrinunciabili le collaborazioni con gli artigiani locali di maggiore talento. La storia più recente è un'altra sequenza di successi. Nel 2023 Frette è diventata di proprietà del consorzio Raza Heritage Holdings (ceduta da Change Capital Partners), confermandosi quale uno dei grandi nomi del lusso, partner di colossi dell’hospitality come ad esempio St. Regis, Four Seasons, Ritz-Carlton, The Peninsula, Mandarin Oriental, The Luxury Collection e Aman. 

La cura estrema, quasi maniacale, l’attenzione tutta particolare per i dettagli tipici della cultura asiatica e certamente anche coreana si sposano molto bene con il nostro modo di lavorare

“La cura estrema, quasi maniacale, l’attenzione tutta particolare per i dettagli tipici della cultura asiatica e certamente anche coreana si sposano molto bene con il nostro modo di lavorare” ha detto Arnaboldi. “Frette è molto forte in Europa, negli USA, dove arriviamo al 60% del nostro fatturato, mentre l’Asia-Pacifico vale il 10%. Questo è un mercato nuovo, in cui ci affacciamo attraverso le grandi metropoli, come Singapore, Hong Kong, Shanghai, le grandi città australiane e presenze importanti. Korean Air ha portato a termine la più complessa operazione di rinnovamento dell’identità aziendale degli ultimi 40 anni circa, dal logo alla livrea degli aerei. Il rilancio è stato presentato in occasione di un grande evento internazionale organizzato nell’hangar headquarter di Seul. Walter Cho, presidente e CEO di Hanjin Group e Korean Air, ci ha riservato un'accoglienza davvero calorosa, valorizzando il nostro contributo all’operazione. Siamo fieri di volare accanto al Taegeuk, il particolare simbolo circolare tanto caro alla cultura sino-coreana, presente nella bandiera nazionale e nel logo della compagnia aerea.” 

 

 

Ma come accontentare anche i clienti più esigenti? Qual è il lusso più grande per chi vola? Certo, l’ottimo cibo, la qualità del vino, spazi comodi insieme alla privacy sono requisiti importanti. Ma secondo Frette, l'eccellenza è dormire a bordo come nel proprio letto, dimenticandosi di essere in volo. “Curiamo ogni dettaglio, dalle coperte fino alle pantofole e alla mascherina. Ma abbiamo pensato anche al pigiama, che durante le tratte più lunghe viene rigorosamente cambiato e non lavato, perché sarebbe impossibile certificare tutte le lavanderie di scalo a livello mondiale. Sono prodotti con materiali molto delicati e i nostri esperti hanno sconsigliato di sottoporli a processi di igienizzazione. Per Korean Air realizzeremo fino a 5000 pigiami all’anno. Non a caso, il nuovo slogan della compagnia è "Excellence in flight”.

 

 

 

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