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21 giugno 2022
di Maria Rita Nocchi

Gran colpo in buca di Lavinia 

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E’ la ‘coppa del mondo’ del Golf. Un trofeo tutto d’oro, sia per il prestigio e la classe dei partecipanti, sia per l’indotto che genera. E’ stata istituita nel 1927 ma finora l’Italia non aveva mai avuto il piacere di poterla ospitare. Lo farà dal 25 settembre al 1 ottobre del 2023, e già ferve l’attesa. Stiamo parlando della 44esima edizione della Ryder Cup, il torneo di golf che si disputa ogni due anni tra una selezione di giocatori europei e una di giocatori statunitensi. La sede prescelta per la competizione è il Marco Simone Golf & Country Club, di Guidonia Montecelio, di proprietà dell’imprenditrice Lavinia Biagiotti. Un’oasi green a pochi chilometri dal Raccordo Anulare, sovrastata dalla mole del cinquecentesco castello dove abitò Federico Cesi, il fondatore dell’Accademia dei Lincei. E dove oggi risiede la famiglia Biagiotti.

Chi segue il golf sa bene quanto turismo sportivo arriverà nella capitale e lo sa bene anche Lavinia Biagiotti che non nasconde la sua soddisfazione di imprenditrice e appassionata di questo sport: “La Ryder Cup sarà un volano per Roma”.

“Ho fatto un grande investimento sul campo Marco Simone perché potesse ospitare questo evento. Sono stati anni importanti di lavori per ottenere un teatro che non c’era mai stato in Italia è che resterà alla città. Questo lo trovo bello – osserva - perché tanti turisti potranno venire a visitarlo, tanti ragazzi potranno ispirarsi a questi eroi del golf e iniziare un’attività che fa molto bene alla mente e non solo al corpo”.

Contrariamente a quanto si pensa, il golf non è uno sport per pensionati. “Il motto del Marco Simone è ‘playing the future’. Io voglio questo gerundio perché il futuro non si esaurisce mai. Nel golf continuano ad arrivare nuove generazioni – sottolinea Biagiotti -  e noi abbiamo investito sui giovani da subito, ben prima dell’assegnazione al Marco Simone della Ryder Cup. Abbiamo un team di talenti che sta raccogliendo grandi successi nazionali e internazionali”.

Biagiotti tiene a precisare che “il Marco Simone è un club per famiglie, per mogli, per bambini e anche per portatori di handicap perché è senza barriere. Il campo che ospiterà la Ryder Cup è costruito per essere molto sfidante per i campioni e invece è una passeggiata molto godibile per gli amatori, anche per quelli che iniziano. Il Marco Simone è un abito fatto su misura che può accogliere veramente tutti”.

Intanto le 18 buche regolamentari sono in fase di restyling per essere performanti al massimo in favore dei campioni in arrivo.  I primi due si sono già presentati, e si tratta dell’asso svedese Henrik Stenson,  vincitore dell’Open Championship 2016 e argento olimpico a Rio, designato quale capitano del team europeo, e del vice capitano Edoardo Molinari. Stenson ha fatto un primo sopralluogo ‘tecnico’ per accertare i miglioramenti da apportare sul terreno di gioco e per annunciare la scelta di Molinari come suo vice.  Nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 30 maggio scorso, Stenson e Molinari si sono detti entusiasti e onorati di giocare sul campo dell’agro romano.

Il campo Marco Simone è un abito fatto su misura che può accogliere veramente tutti

“Credo che per un tifoso di golf assistere alla Ryder 2023 in una città magnifica come Roma e in un’arena del genere sarà l’esperienza definitiva”, ha commentato Stenson. “Ho molta fiducia nelle abilità di Edoardo, so il contributo che potrà dare al Team Europe”.

Molinari non ha nascosto di essere rimasto molto sorpreso per la nomina. “Sono felice e orgoglioso, è un sogno che ora si è trasformato in realtà. Quella di Stenson è stata una chiamata inaspettata – ha rivelato il 41enne golfista torinese, già vincitore insieme al fratello Francesco di una Ryder Cup - abbiamo parlato di statistiche e di cosa potessi fare per aiutare la squadra. E poi è arrivato questo incarico e all’inizio pensavo che scherzasse".

"Conosco Henrik e sono certo che non lascerà nulla al caso. E’ una persona amichevole, sorridente e competente. Sono certo che creerà un’atmosfera fantastica all’interno del team. Faremo tutto il possibile per vincere la Ryder Cup e potremo contare sul supporto dei tifosi italiani ed europei, che rappresenterà un valore aggiunto. Siamo abituati ad avere i tifosi, ma non quelli da stadio. Se riusciremo nei prossimi 16 mesi a incanalare nel golf metà della passione per Roma e Lazio saremmo a metà opera”.

A giudicare dall’accoglienza trionfale riservata dalla capitale a Henrik Stenson e alla sua bella moglie Emma Lofgren sin dal loro arrivo a Fiumicino, si direbbe che siamo sulla buona strada. Non è mancato nemmeno uno shooting fotografico domenicale nella splendida cornice del Colosseo, prima di iniziare il lavoro lunedì 30 maggio a Guidonia. I sedici mesi che ci separano dall’inizio del torneo non sono pochi. Ma il conto alla rovescia è iniziato.

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