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11 ottobre 2023
di Laura Antonini

Vestiti da Re Giorgio

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Nel 1980 Giorgio Armani era un marchio giovanissimo. Aveva solo 5 anni ma la rivoluzione della sua estetica era già destinata a fare breccia nei guardaroba internazionali. La qualità e l’eleganza del made in Italy liberata nelle forme fluide di pantaloni morbidi e camicie sbottonate aveva colpito il regista Paul Schrader che alle prese con “American Gigolo” volle che il suo protagonista Julian Kay interpretato da Richard Gere fosse vestito proprio da Re Giorgio.

Un debutto sul grande schermo che a distanza di più di quarant’anni ha visto rafforzare sempre il legame e l’amore ricambiato dello stilista italiano con il cinema. A parlare di questo rapporto ci sono oltre 200 pellicole di registi come Martin Scorsese, Gabriele Salvatores e Ridley Scott vestendo Leonardo Dicaprio, Robert De Niro, Cate Blanchett e Meryl Streep. Film per cui lo stilista che spesso racconta di come da bambino avrebbe voluto fare il regista, ha creato i costumi, creazioni memorabili che dal grande schermo, quando ancora non esisteva la comunicazione istantanea dei social, hanno guidato il gusto e trainato mode e tendenze.

Pensiamo ai cappotti e al completo tre pezzi indossato da Eliot Ness, l’agente federale idealista (Kevin Costner) nel western urbano di Brian De Palma ‘Gli intoccabili’ (1987) che vide lo stilista piacentino affermare alcuni dei suoi abbinamenti cult: giacca di tweed con cardigan, baschi in testa e cravatte nelle colorazioni neutre, dal grigio al marrone. E che dire dell’interpretazione del gusto dell’abbigliamento maschile di quella che doveva essere Little Italy negli anni Settanta nei guardaroba pensati da Armani per “Quei Bravi Ragazzi”, film del 1990 di Martin Scorsese. Un capolavoro che sigillò anche l’amicizia tra Armani e Scorsese che proprio in quell’anno decise di fare tappa a Milano per raccontare il genio dello stilista nel documentario Made in Milan in cui Armani è protagonista, elegante e discreto, della pellicola.

Di capolavoro in capolavoro fino, per arrivare ai giorni nostri, alle più recenti produzioni come Don’t loop up targata Netflix. Qui Armani insieme alla costumista Susan Matheson ha dato una forma e uno stile ad un’altra delle icone del cinema come Meryl Streep. Per l’occasione interprete di Janie Orlean, Presidente degli Stati Uniti è perfetta nel suo tailleur rosso in crêpe di lana e revers a lancia.

Fino ad oggi. Proprio durante l’edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che ha soffiato sulla sua 80esima edizione Giorgio Armani non è voluto mancare, portando in laguna One Night Only Venezia, l’evento che celebra il cinema e un omaggio alla città che ne è simbolo. Una serata organizzata all'Arsenale e che è stata preceduta da una sfilata della sua Alta Moda. 

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