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26 giugno 2023
di Ada Capitani

Nel cuore del melodramma

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Un festival antico che con 100 anni di storia non teme il trascorrere del tempo e continua ad incantare. L’Arena di Verona Opera Festival, con il doppio patrocinio del Ministero della Cultura e della Regione del Veneto, soffia sul prestigioso anniversario e regala un incredibile cartellone che raccoglie un’antologia dei titoli lirici tra i più amati e rappresentati nel celebre anfiteatro romano. Dal 16 giugno al 9 settembre 2023 il palcoscenico operistico più grande del mondo porta infatti, in meno di tre mesi, 49 appuntamenti tra cui 2 nuove produzioni, 6 allestimenti storici, 4 serate di gala e 1 concerto sinfonico. «Stiamo lavorando intensamente e senza sosta, insieme agli uffici e a tutte le nostre maestranze artistiche e tecniche, per creare un’estate ricca di arte, musica e bellezza. Una vertigine creativa che considero davvero l’apice di questi cinque anni di lavoro – aveva annunciato Cecilia Gasdia, Sovrintendente e Direttrice Artistica della Fondazione Arena di Verona –. In fondo la musica, come pianista prima, e l’opera, come cantante poi, sono state tutta la mia vita. Mi riempie di gioia e commozione sapere che la mia Verona è diventata catalizzatore delle migliori voci al mondo». E così è stato.

Celeste Aida, forma divina,

Mistico serto di luce e fior;

Del mio pensiero tu sei regina,

Tu di mia vita sei lo splendor.

 

Aida, musica di Giuseppe Verdi, libretto di Antonio Ghislanzoni.

Ad inaugurare la kermesse (16 giugno) ci sarà la nuova produzione dell’Aida di Giuseppe Verdi, opera simbolo dell’Arena, con la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès. A firmare regia, scene e costumi è Stefano Poda, artista poliedrico di fama internazionale, che si confronta per la prima volta con il palcoscenico areniano. Dopo oltre vent’anni il Festival presenta anche una seconda nuova produzione in cartellone. È il pluripremiato attore e regista Antonio Albanese a firmare l’inedito Rigoletto verdiano, in scena a partire da sabato 1° luglio per quattro serate, con un poker di baritoni fra i migliori al mondo, che indosseranno i panni del noto giullare di corte: Roman Burdenko, Ludovic Tézier, Luca Salsi e Amartuvshin Enkhbat. Fra le altre star protagoniste figurano i tenori Juan Diego Flórez e Piotr Beczała e il soprano Nadine Sierra. Lo spettacolo segna il debutto alla regia in anfiteatro di Albanese, che rilegge l’opera omaggiando il grande cinema neorealista italiano degli anni ’50.

O vinti, il capo a terra!

Il vincitor son io.

Ben l’ho chiamato in guerra,

ma venne il vostro Dio?

Tema ha di me: resistermi,

stolti, chi mai potrà?

 

Nabucco, musica di Giuseppe Verdi, libretto di Temistocle Solera.

Io sono docile

Son rispettosa

Sono obbediente

Dolce, amorosa

Mi lascio reggere, mi lascio reggere

Mi fo guidar, mi fo guidar, ma...

Ma se mi toccano

Dov’è il mio debole

Sarò una vipera, sarò

 

Il barbiere di Siviglia, musica di Gioacchino Rossini, libretto di Cesare Sterbini.

«La programmazione unica e straordinaria di 8 titoli e 5 gala pensata per il 100° Festival – commenta quindi Stefano Trespidi, Vicedirettore Artistico – rende il cartellone della stagione 2023 più diversificato che mai. È infatti caratteristica unica dell’Arena di Verona poter ascoltare grandi star che si alternano nello stesso titolo: ogni recita è un gioiello unico, ogni sera una prima, dal valore artistico ed emozionale irripetibile».

La donna è mobile

Qual piuma al vento

Muta d’accento

E di pensiero

Sempre un amabile

Leggiadro viso

In pianto o in riso

È menzognero

 

Rigoletto, musica di Giuseppe Verdi, libretto di Francesco Maria Piavei.

Il pubblico potrà infatti rivivere anche sei produzioni che hanno segnato la storia del Festival areniano. Da Il barbiere di Siviglia di Rossini atteso il 24 giugno a Tosca di Puccini (dal 29 luglio) con la regia di Hugo de Ana. E poi il colossale Nabucco di Verdi (dal 15 luglio) firmato da Gianfranco de Bosio, la Carmen di Bizet (dal 23 giugno), Madama Butterfly di Puccini (dal 12 agosto) e La traviata di Verdi (dall’8 luglio) secondo Franco Zeffirelli – la sua ultima produzione del celebre capolavoro –, che chiude la centesima edizione del Festival e che vedrà Anna Netrebko dare l’addio al ruolo di Violetta nella serata di sabato 9 settembre. Alla prima e all’ultima recita di Traviata parteciperanno, inoltre, i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, che proprio sul palco veronese nel 2022 si scambiarono a sorpresa la loro promessa di matrimonio.  Ad arricchire il programma dell’edizione 100 del Festival non mancano le serate di Gala. L’amatissimo “Roberto Bolle and Friends” (19 luglio), a cui si aggiungono tre spettacoli costruiti appositamente attorno alla personalità di tre grandi interpreti: Juan Diego Flórez per il suo debutto all’Arena di Verona (23 luglio), Plácido Domingo per l’omaggio al Festival in questa speciale occasione (25 agosto) e Jonas Kaufmann per il suo grande ritorno (20 agosto). Attesi ospiti, per la prima volta sul palco dell’Arena di Verona, anche l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano diretti da Riccardo Chailly (31 agosto). 

Con onor muore

Chi non può serbar vita con onore

Tu? Tu? Tu? Tu? Tu? Tu? Tu?

Piccolo iddio! Amore, amore mio!

Fior di giglio e di rose!

Non saperlo mai!

Per te, pei tuoi puri occhi

Muor Butterfly

Perché tu possa andar

Di là dal mare

Senza che ti rimorda

Ai dì maturi

Il materno abbandono

Oh, a me sceso dal trono

Dell’alto paradiso

Guarda ben fiso, fiso

Di tua madre la faccia

Che ten resti una traccia, guarda ben!

Amore, addio! Addio, piccolo amor!

Va’, gioca, gioca!

 

Madama butterfly, musica di Giacomo Puccini,  libretto di Giuseppe Giacosa.

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