instagram
10 giugno 2024
di Laura Antonini

Cibo, moda e design: il Made in Italy da sfogliare

twitterfacebook

Cibo, moda, design. Sono le tre leve su cui l’Italia si è resa riconoscibile nel mondo. Mondi spesso artigianali che hanno saputo grazie a personalità illuminate crescere e farsi azienda. Su questo valore riflette la nuova collana di libri edita da Rizzoli illustrati “Made in Italy” (15 euro l’uno). Agili pubblicazioni da sfogliare e leggere per scoprire la storia di alcuni dei nomi, divenuti marchi eccellenti nel settore del food and beverage, dell’automotive e della moda e ancora oggi nell’era delle grandi acquisizioni rimasti italiani.

 

Barilla, Ferrari e Prada sono le tre realtà a cui la penna della giornalista Annarita Briganti rende omaggio con un racconto snello quanto ricco di aneddoti e particolari ideali per carpire la storia e le origini. 

 

“Queste prime tre aziende della collana – racconta Briganti - rappresentano perfettamente il senso di questo progetto, illustrato con delle magnifiche fotografie: tradizione, visione, talento, innovazione, arte, cultura e attenzione alle persone e all’ambiente. Il saper fare italiano, quello sguardo e quelle capacità che portano il nostro Paese in tutto il mondo, dal food ai motori e alla moda. 

 

I valori del Made in Italy, a partire da un concetto a cui tengo molto, quello di famiglia. Sono aziende che nascono dalle grandi famiglie italiane e che danno lavoro a tanti nuclei familiari, a tante donne. Il mercato del lavoro può e deve fare molto per le donne. L'indipendenza economica è fondamentale contro la violenza. La forza dei sogni, dei desideri, della libertà, della creatività”. 

 

Ed ecco Barilla, la pasta italiana nel mondo, garanzia di qualità e status, con attenzione maniacale alle materie prime. Un marchio, una famiglia, un'azienda di un territorio che seppe da subito carpire quando l’importanza della qualità di un prodotto fosse lo specchio di un corretto investimento in ricerca e risorse umane. 

 

"Guido, Luca e Paolo Barilla, come riporto nel libro su Barilla – continua l’autrice-  raccontano: “Papà, fin da quando eravamo piccoli, ci ha parlato della forza di stare insieme; è stato proprio come diceva lui, perché è l’interazione fra le nostre tre personalità che ci dà forza. Non saremmo gli stessi senza gli altri due”. 

 

Ma Barilla è anche un’azienda attenta ante litteram ad una comunicazione coerente, capace di legare la propria immagine a quella di dive come Mina, ad esempio. C’è poi la storia della Ferrari la casa automobilistica per antonomasia, sinonimo di velocità, eleganza, innovazione, unica scuderia ad aver disputato ininterrottamente tutti i campionati di Formula 1 dal 1950 a oggi.

 

““L’impegno con la vita? – diceva Enzo Ferrari come riportato nella pubblicazione - Svegliarsi al mattino, desiderare qualcosa e avere la volontà di realizzarla”.

 

Non per ultima la storia di Prada, marchio simbolo della moda italiana nel mondo, fedele da sempre alla filosofia della sua fondatrice Miuccia che nella pubblicazione viene svelata nella sua personalità e nella sua moda fatta di capi e accessori, e colori sempre riconoscibili e capaci di evolvere nei decenni. Ad accompagnare la lettura nei libri dedicati a Barilla e Ferrari ci sono anche fotografie storiche. Mentre nessuna immagine per Prada che forse così concede al lettore un maggior grado di immaginazione. 

 

“Nei miei libri – conclude Briganti - c’è anche una componente autobiografica. “Dove c’è Barilla, c’è casa”: ricordo questo slogan, famosissimo. Lo spot in cui una bambina metteva la pasta nella tasca di suo padre mi faceva commuovere. M’immedesimavo. E non dimenticherò mai le domeniche pomeriggio di quando ero piccola, passate guardando i miei primi Gran Premi, felice dei trionfi della Ferrari di adesso. E cito Prada nella prima pagina del mio primo libro, uscito dieci anni fa. Una maison che ha sempre rispettato il corpo delle donne, altro tema che mi sta molto a cuore. Pietro Barilla ed Enzo Ferrari, tra l’altro, erano amici”.

Seguici su

instagram