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18 aprile 2023

La 'grotta' di Bottega Veneta

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C'è una grotta al Fuorisalone in pieno centro a Milano. E per entrarvi la fila si allunga lungo tutto il marciapiede. Sussurri. mormorii. Si è giù sparsa la voce che quella non è un'installazione come le altre.

E non è un caso allora se la "caverna" di Bottega Veneta è stata una delle più visitate nel primo giorno. Il percorso scelto, tra colori, volte e forme spinge ogni persona a dimenticare la confusione della città per immergersi in una sorta di antro colorato, tra rumori di gocce che cadono dall'alto e porte che si chiudono. In mezzo le due borse "limited edition" create dal brand in occasione della design week. 

grotta_bottega_veneta_fuorisalone

All'ingresso si viene accolti dal profilo dei due creativi, Matthieu Blazy e Gaetano Pesce, che sembrano dialogare tra loro. Tutto sotto il titolo dell'installazione "Vieni a vedere", ovvero un invito a scoprire, lasciarsi indietro il fragore e concentrarsi su quello che accadrà. Il percorso a pavimento rappresenta, inoltre, un giocatore di basket pronto a tirare a canestro: una metafora della vittoria, del farcela, del riuscire a segnare il canestro decisivo. Anche nella vita.

Il giro dura appena pochi minuti ma basta per immergersi in un mondo fantastico che ospita le due borse inedite, "My Dear Mountains" e "My Dear Prairies", ispirate a due momenti importanti della vita di Gaetano Pesce, l'infanzia prima e il trasferimento negli Stati Uniti poi. Montagne, distese erbose, albe e tramonti, contatto con la natura e ritorno alle origini. Questi i temi dei due prodotti presentati per la settimana dedicata al design e alle nuove tendenze. 

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