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19 aprile 2023

Le pietre naturali e preziose di Antolini

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Prodotti di prestigio, lavorati fino all'estremo, per trovare la giusta unione tra estetica e praticità. Ma anche una profonda ricerca della qualità espressa attraverso l'eterno legame tra uomo e materie prime. Antolini, storica azienda veronese, è presente alla Milano Design Week 2023 con uno 'stoneroom' dedicato "all'inaspettato dialogo tra il dinamismo anticonformista della street art e l’eterna e innata bellezza delle pietre naturali". 

Parliamo di un'azienda leader a livello mondiale, giunta alla terza generazione, che dal Veneto si è espansa portando le capacità innate del made in italy a clienti e brand in tutti i continenti. Ed è proprio grazie alla sua avanguardia tecnologica che presente, passato e futuro si intrecciano anche nell'esposizione per la settimana del design milanese. L’installazione I WANT IT WOW, infatti, ospita i claim di Pietro Terzini in forma di LED, intarsi e opere d’arte che vogliono "meravigliare i visitatori sollecitandone i sensi e l'immaginazione".

Un progetto multi-disciplinare dove la 'Pietra Naturale', sempre al centro dei progetti di Antolini, resta la protagonista assoluta, diventando superficie sulla quale prendono vita le frasi del giovane artista, ispirate dalla sua visione della vita. Frasi che colpiscono, entrano nel profondo, nascondono messaggi che vogliono fa riflettere sui legami storici tra il genere umano e la terra, intesa come madre ma anche come alleata e partner.

Un getto d'acqua ad altissima pressione è il lapis con il quale le lettere che compongono i claim di Terzini vengono scavate nelle superfici di alcune tra le più spettacolari pietre appartenenti alla Antolini Exclusive Collection: Brèche Fantastique, Dalmata, Calcite Azul.

L'eccellenza regna sovrana. Bianco Lasa| Covelano Vena Oro, Amazonite e Noirblanc sono ad esempio le pietre che "costituiscono i caratteri perfettamente sagomati nel lettering di Terzini che andando a riempire i vuoti si fanno inchiostro". Scritte che non sono staccate dal materiale ma ne sono incluse a formare un unicum pur richiamando alla forza espressiva della street art, dei graffiti, dell'urban style. 

“Il progetto espositivo I WANT IT WOW stimola nuove proposte di combinazione tra arte, design e innovazione, con al centro la bellezza dei capolavori di Madre Natura", spiega Alberto Antolini, amministratore delegato dell'azienda veronese. "L'armoniosa fusione di questi tre ambiti racconta le infinite possibilità di lavorazione applicabili alla pietra grazie al supporto della tecnologia. In questo caso, per riuscire a trasporre sulla pietra il concetto creativo dell'artista Pietro Terzini, è stata fondamentale l'applicazione della tecnologia dell'intarsio, seguita da una fase di lavorazione artigianale legata al know-how di Antolini, che prevede che la pietra cava e piena venga assemblata a mano. Il processo si conclude con la lucidatura della pietra per esaltare i giochi prospettici e gli intarsi".  

“Good things take more or less 190 million years”, “Made by earth designed with heart” e “Nothing is written in stone” sono i tre claim che hanno originato, sulle superfici interne delle quinte bifacciali che affacciano su via San Clemente, i tre intarsi dai titoli rispettivamente “MOMENT”, “NO MISTAKES” e “CHANGE”.

Un discorso a parte meriterebbero le lavorazioni. Antolini, che ha rinnovato da poco diversi macchinari, è una realtà che da un parte conserva e tramanda antiche tecniche, come quella dell'intarsio, ma dall'altra non rinuncia a sperimentare usando nuove possibili soluzioni. Nel caso dell'installazione presentata al Fuorisalone, l'obiettivo è stato quello di ottenere "pietre naturali in pagine perfettamente levigate" per farle diventare "veicolo esclusivo delle frasi di Pietro Terzini, in un’originalissima poetica tra il classico e il contemporaneo".

Gli intarsi, grazie all’accostamento tra le pietre, diverse per conformazione geologica, colori e composizione minerale, hanno così dato vita a contrasti cromatici e materici il cui effetto WOW ha fisiologicamente dato il titolo all’installazione. E questo lo si riscontra anche nei prodotti 'tipici' ma 'variegati' del catalogo. La leggerezza dei materiali compone bagni e cucine, armadi e pensili. Ma caratterizza anche gioielli e altri oggetti di pregio.

Le frasi di Terzini, però, restano al centro del concept per la MDW.  “AFFAIR”, ad esempio, è il titolo dell’invito luminoso e pop “Do you want to take a bath with me?” calato sulla vasca in Cristallo Lumix che invita ad abbandonare inibizioni e lasciarsi andare a esperienze di puro piacere. A questo si aggiunge la Perception Wall che grazie all'artista diventa il medium a cui è affidato il messaggio più profondo e che si rivela solo alla fine del percorso: “Nothing is as it seems”, un invito ad affrontare la vita senza mai smettere di esplorare il proprio sé.

“Sono orgoglioso di collaborare con Antolini. Le opere realizzate per questa installazione mixano l'eccellenza del saper fare italiano con la mia ironia: il risultato si rivela in opere uniche e originali”  dice Pietro Terzini

Con questa collaborazione si conferma - a due anni dalla sua inaugurazione - l’identità e mission dell’Antolini MilanoDuomo Stoneroom, ovvero il luogo nel centro di Milano che rappresenta per architetti, progettisti, designer e curiosi provenienti da ogni parte di mondo, un lab e hub dedicato interamente all’universo e al fascino infinito della 'Pietra Naturale' in tutte le sue declinazioni e applicazioni.

 

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