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10 novembre 2022
by Laura Antonini

"Lavori in corso" nella moda

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Esplorare il mondo cercando di riproporre, attraverso le proprie lenti, marchi capaci di raccontare storie, valori, un modo di vivere, senza rinunciare mai alla qualità. E’ il credo di WP Lavori in corso, azienda bolognese che celebra quest’anno i 40 anni dalla sua fondazione, avvenuta proprio nel 1982 grazie alla visione di Giuseppe e Cristina Calori, capaci di costruire solide fondamenta per questa realtà che nel tempo è cresciuta continuamente, fino a diventare un punto di riferimento del settore della moda, degli accessori e del lifestyle. Un gruppo internazionale di marchi che ha puntato da subito l’obiettivo su ricerca, distribuzione e licenza.

Costituito un archivio di circa 80mila capi, operazione culturale di narrazione e di ispirazione per le generazioni future

Tanto dinamismo ben incarnato ancora oggi da Cristina Calori, imprenditrice e leader del gruppo, che ha fatto sì anche che venisse costituito un archivio di circa 80mila capi, operazione culturale di narrazione del percorso svolto in questi anni e di ispirazione per le generazioni future. L’archivio che ne è uscito fuori è il risultato di viaggi di ricerca, tra fiere internazionali e altri circuiti come charity shop, flea markets e negozi vintage storici di tutto il mondo. 

In aggiunta, sono state portate avanti operazioni di integrazione quali l’inserimento di archivi storici di altri brand, in corrispondenza con l’acquisizione dei marchi stessi. Così nel 2011 è stato inglobato quello di Baracuta con oltre 500 capi, mentre nel 2014 è avvenuta l’acquisizione di una parte dell’archivio aziendale di Gianfranco Ferrè, comprendente le sue collezioni storiche di capi uomo e donna disegnati dal designer stesso, oltre a capi di ispirazione e ricerca a supporto.

Per celebrare i 40 anni di storia, WP ha quindi lanciato anche il progetto WP Stories, illustrato attraverso la lente dell’archivio che prevede una serie di video che raccontano la storia di WP e dei suoi marchi con interviste e approfondimenti a creators, brand managers e designers. I video verranno veicolati tramite i canali ordinari di WP, come i social media, la newsletter e già dallo scorso 3 ottobre all’interno degli stores. A raccontarci questa avventura è Cristina Calori, oggi presidente di W.P. Lavori in Corso 

Come nasce l'idea di Wp?

WP Lavori in Corso nasce dall’intuizione, mia e di mio padre Giuseppe, di importare brand fino a quel momento sconosciuti in Italia, mentre rientravamo da un lungo viaggio negli Stati Uniti. Inizia così l’importazione della moda d'oltreoceano, funzionale ed autentica, di eccellente qualità e di innovative tecnologie tessili.

In che modo avete scelto marchi che oggi sono ancora cult e amatissimi da una platea trasversale di clienti. Dai giovanissimi ai 50enni

Il minimo comune denominatore che abbiamo sempre preso in considerazione quando era il momento di inserire nuovi brand dall’interno della nostra distribuzione era la storia che riusciva a tramandare, connessa con la versatilità e la qualità dei capi proposti.

L'idea degli archivi, che tante maison del lusso cavalcano, quanto è contemporaneo per marchi come quelli di Wp?

Il concetto dell’Archivio è sicuramente centrale e contemporaneo nel settore della moda al giorno d’oggi, ma noi possiamo affermare con assoluta certezza il fatto che il nostro archivio c’è sempre stato sin dall’inizio, ed è sempre stato motivo di grande orgoglio, anche quando i macrotrend non andavano in questa direzione. Sicuramente oggi avere un Archivio di questa grandezza e importanza, risulta essere un vantaggio competitivo rilevante in un mondo dove la sostenibilità e il ritorno alle mode passate sono assoluti protagonisti di questo settore in questo preciso momento storico.

Quanto cresce Wp, e quali le prossime aperture?

Nonostante la pandemia e le difficoltà mondiali dell’ultimo periodo, abbiamo riscontrato una crescita a doppia cifra del fatturato anno dopo anno, segnale sicuramente incoraggiante per il contesto che ci circonda e soddisfacente per il lavoro da noi svolto in questi anni di incertezza. Per quanto riguarda i mercati esteri, riscontriamo un’ottima domanda per i nostri brand e l’idea è quella di poter crescere anche in paesi e in mercati diversi da quello italiano ed europeo, dove grazie all’e-commerce, nato appena l’anno scorso, stiamo riuscendo ad ottenere dei risultati importanti. Stiamo allargando la rete dei nostri Barbour Store e valutando anche location europee per i wp store.

C'è un marchio a cui è più affezionata? E quale ha dato maggiori soddisfazioni sul mercato italiano?

Ognuno dei marchi che abbiamo importato ha una sua storia speciale. All’inizio siamo partiti con Vans e paraboot. Subito dopo il brand che ci ha dato immediatamente enormi soddisfazioni è stato Barbour, che negli anni si è trasformato da un semplice prodotto tecnico caccia e pesca in un prodotto di lifestyle, ampliando la collezione a uomo donna e bambino. Altro brand di sicuro successo è Baracuta, nonché Woolrich, bd baggies con le sue camicie, Avon celli con la maglieria di lusso che mi ricorda tanto mio padre, Filson con i suoi capi tecnici, Spiewak con la sua radice newyorkese.

 

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